ATTUALITÀ
06 dicembre 2024

Rischi e considerazioni sulle Modifiche dentali intenzionali (IDM)

Chiara Lorenzi

Le modifiche corporee intenzionali, come tatuaggi, cicatrici e piercing, sono pratiche che l’umanità ha adottato fin dall’era glaciale. Queste alterazioni sono state spesso parte integrante di rituali religiosi e tradizioni culturali, utilizzate per esprimere identità personali o sociali. Tra le forme di modifica corporea rientra anche la modifica dentale intenzionale (IDM), che consiste nel cambiare volontariamente l’aspetto dei denti attraverso tecniche come estrazioni, colorazioni, intarsi, limature o incisioni. Un esempio storico di IDM è stato riportato nel XIII secolo da Marco Polo nei suoi diari di viaggio ed evidenziato da recenti scoperte sulle popolazioni vichinghe. Queste modifiche come l’applicazione di gemme dentali, griglie, anelli dentali e tatuaggi sui denti, stanno diventando una tendenza crescente per chi desidera personalizzare il proprio sorriso. Tuttavia, queste pratiche comportano una serie di rischi per la salute orale, che devono essere attentamente considerati da pazienti e professionisti del settore odontoiatrico.

Gemme dentali
Sono speciali vetri o pietre preziose, generalmente posizionate sui denti anteriori per “abbellirli”, montati tramite un’adesione simile a quella dei materiali restaurativi. Possono causare traumi alle labbra e alle mucose se la funzionalità è ostacolata dal gioiello. In particolare aumentando un eventuale accumulo di placca con conseguente rischio di carie, è fondamentale istruire il paziente sull’importanza di una corretta igiene orale.

Piercing e griglie
L’applicazione di gioielli mobili come gli anelli dentali e le griglie possono interferire con l’occlusione. È fondamentale considerare l’overjet, ossia la distanza tra i denti anteriori superiori e inferiori, per evitare che l’anello causi interferenze durante la chiusura della bocca. Oltre alle interferenze occlusive, l’uso prolungato di piercing può causare danni allo smalto e abrasioni dentali, compromettendo la salute generale dei denti.

 

Tatuaggi dentali: un compromesso tra estetica e salute
I tatuaggi dentali vengono realizzati su corone in porcellana che, una volta personalizzate, vengono cementate sui denti preparati. Il problema principale di questa pratica riguarda l’alterazione della struttura di un dente sano: per poter applicare una corona tatuata, è necessario ridurre parte della superficie dentale, un procedimento che va contro i principi dell’odontoiatria minimamente invasiva, il cui obiettivo è preservare le strutture dentali naturali. Tale pratica può comportare una perdita di tessuto dentale sano e compromettere la durabilità del dente stesso.

Complicazioni e rischi associati all’IDM
Indipendentemente dal fatto che le modifiche dentali siano eseguite da un dentista professionista o da un estetista non specializzato, le IDM aumentano il rischio di complicazioni. Queste includono l’accumulo di placca, danni permanenti ai denti e alle gengive, con possibili fratture e recessioni gengivali. Inoltre, possono verificarsi ulcerazioni dei tessuti molli, come labbra e mucose, soprattutto quando il trattamento è effettuato in ambienti non regolamentati o con kit acquistati online.

Conclusioni e raccomandazioni
L’attrattiva di un sorriso “personalizzato” è innegabile per alcuni individui, ma è essenziale che sia i pazienti sia i professionisti dentali siano consapevoli dei rischi legati alle IDM. L’alterazione intenzionale della struttura dentale può comportare conseguenze gravi, come danni irreversibili ai tessuti duri e molli della bocca. È quindi cruciale informare i pazienti sui potenziali rischi e sull’importanza di una regolare manutenzione e monitoraggio delle modifiche effettuate. In sintesi, qualsiasi tipo di modifica dentale dovrebbe essere valutata con attenzione, privilegiando sempre la salvaguardia della salute orale e seguendo un approccio minimamente invasivo affidandosi alle mani di professionisti preparati.

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