ATTUALITÀ
08 febbraio 2021

Vyne Dental pubblica il rapporto sullo stato del settore dentale 2021

Fonte Dental Tribune

La scorsa settimana la Dental tribune ha pubblicato i risultati di un sondaggio effettuato su oltre 400 studi dentistici negli Stati Uniti dalla Vyne Dental, leader nel mercato delle informazioni sanitarie. Riteniamo utile in Italia confrontarsi con questi dati, avendo gli Stati Uniti vissuto la pandemia affrontando gli stessi problemi nel settore dentale come in Europa. Il sondaggio ha fornito approfondimenti su ciò che è stato percepito nel 2020 per l’intero settore e le prospettive aziendali del 2021.

Steve Roberts, presidente di Vyne Dental, ha dichiarato: “Il Vyne State of Dental Industry Report 2021 è stato pensato per ottenere prospettive dal settore in grado di raccontare una storia su ciò che gli studi hanno attraversato nel 2020 e su come si sentono nel 2021. Intuizioni preziose non solo per Vyne Dental, nel suo intento di migliorare il modo in cui supporta gli studi dentistici, ma anche per l’intero settore dentale”.

Nel sondaggio si evidenzia che nel 2020 le problematiche maggiori sono state: l’impatto finanziario (42%), il volume dei pazienti con il 32% e quasi la metà degli intervistati (47%) hanno dovuto spostare le proprie priorità di investimento economico del 2020. il 72% degli studi dentistici intervistati non ha offerto durante l’anno un servizio di teledentistry. Il 23% degli studi, al momento del sondaggio, stavano prendendo in considerazione la teledentistry per il 2021 e il 62% ha affermato che non offrirà questo servizio.

Il 30% dei titolari di studi ha affermato che i propri pazienti stavano attivamente cercando cure o servizi, il 21% ha detto che i propri pazienti erano pronti a riprendere il trattamento interrotto e il 56% che i pazienti erano disposti a riprendere qualora fossero certi dei protocolli di sicurezza in atto. L’8% ha affermato che i pazienti non avrebbero ripreso il trattamento fintanto che non fosse stato disponibile il vaccino SARS-CoV-2.
A seguito della pandemia, la maggior parte degli studi (84%) stava prendendo in considerazione dei cambiamenti per il 2021, mantenendo l’attuale assetto. L’8% dei titolari di studio sta considerando invece l’idea di vendere nel 2021. Il 4% potrebbe considerare come soluzione l’aggregazione con altre strutture e il 3% la fusione con un altro studio dentistico. Poco meno dell’1% ha dichiarato di considerare l’aggregazione con un ente pubblico ospedaliero locale.

Riguardo al personale e l’organizzazione, il 46% degli studi ha affermato di non aver pianificato di assumere personale aggiuntivo nel 2021. Inoltre, gli studi non hanno nemmeno pianificato di adattare l’attuale organizzazione del personale. L’87% ha affermato che, in base alle condizioni attuali, non intendeva trasformare contratti part-time a tempo pieno e viceversa. Per quanto riguarda le prospettive sull’eventualità che sia difficile l’assunzione di nuove risorse nel 2021, le risposte si sono divise. Il 48% degli intervistati ha affermato che lo riteneva alquanto difficile e il 51% non pensava invece che lo sarebbe stato.

Per quanto concerne il tema degli investimenti in tecnologia per il 2021, il 17% ha risposto che probabilmente l’avrebbe fatto, il 65% ha detto che era improbabile e il 17% non era sicuro. Per quanto riguarda gli investimenti in software nel 2021, il 24% aveva in programma di spendere meno di $299 al mese, l’11% intendeva spendere meno di $ 500 al mese e quasi il 40% non era sicuro di quanto il proprio studio intendesse investire nella tecnologia. Le tre principali motivazioni alla base della ricerca di un nuovo software nel 2021 sono state: la riduzione delle scartoffie (16%), la modernizzazione dello studio (14%) e l’abbassamento dei costi dei loro attuali software (13%).

Per valutare i cambiamenti da effettuare nel 2021 all’interno dei propri studi e dell’intero settore, il 43% si rivolge all’American Dental Association per ottenere assistenza, il 29% alle proprie associazioni odontoiatriche locali o statali e il 13% alle pubblicazioni del settore. Gli studi hanno affermato che il loro metodo di comunicazione preferito con i pazienti nel 2021 sarà il messaggio di testo (53%). L’utilizzo della posta elettronica è arrivato al 24% e il telefono è stato il canale di comunicazione preferito solo del 19% degli studi.

Quali le sfide nel 2021?
Il volume dei pazienti
è stata individuata come la principale sfida prevista per il 2021 (44%). A seguire le assunzioni del personale (19%) e gli aggiornamenti sulle normative del settore (17%). Alla domanda su quali azioni potrebbero rendere il loro lavoro più produttivo o redditizio nel 2021, il 38% degli intervistati ha affermato attraverso il marketing, il 31% attraverso minori cambiamenti nel settore e il 26% attraverso l’adozione della tecnologia.
Infine, quale la fiducia rilevata nella ricerca? L’86% dei titolari degli studi era fiducioso (35%) o molto fiducioso (51%) sul futuro dello studio. Solo il 13% era in qualche modo fiducioso o neutrale riguardo alle prospettive future del proprio studio.

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