ATTUALITÀ
13 novembre 2023

L’VIII Forum della professione Ortodontica SUSO pone l’attenzione sulle basi dell’ortodonzia

Biancucci P.

L’VIII Forum della professione Ortodontica del SUSO (Sindacato unitario specialità Ortognatodonzia) ha trovato una formula vincente il 10-11 novembre a Torino, inventata da Fabrizio Sanna, presidente provinciale Suso Torino e tesoriere nazionale, che ha adottato un modello “televisivo” nell’introdurre ogni relatore con poche parole, e non di circostanza, per poi alzare il tono della voce dicendo “ed ecco a voi…”, come fosse un intrattenitore di spettacolo patentato.

Ma a parte questo aspetto originale e di forte impatto comunicativo, compreso l’avvincente video iniziale di una Torino sconosciuta a molti, ha scelto pochi relatori, di comprovata caratura ortodontica e di diversa estrazione professionale, ai quali ha concesso ben 45 minuti, tempo più che sufficiente per affrontare argomenti complessi e per far felice la platea dei 150 partecipanti, tutti attenti e molti a prendere appunti, segno di estremo interesse rispetto ai significativi contenuti.

Eloquente il titolo del Forum “Back to the basics”, a significare che dobbiamo ripartire dalle basi dell’ortodonzia, prima fra tutte la diagnosi, non più così scontata nei sistemi digitali di terapia ortodontica e che rimane il focus imprescindibile della nostra attività professionale. Poi, come diceva Cesare Luzi parlando di apparecchi fissi, possiamo utilizzare quello che vogliamo, che siano gli allineatori nei bambini come spiegato da Mercedes Revenaz, che sia la fissa segmentata di Marino Musilli, o la funzionale di Maria Grazia Piancino in età evolutiva, come pure gli allineatori di Simone Parrini e Gabriele Rossini o l’utilizzo dei tads di Eliseo, Gerxhani e Derton nell’ancoraggio scheletrico.

La coppia Bernardi-Alberti ci ha accompagnato nel loro percorso operativo per risolvere i casi maxillo-facciali rendendoci partecipi di una sorta di “matrimonio” tra chirurgo e ortodontista, con l’esternazione finale di Marco Bernardi “è più difficile l’ortodonzia rispetto alla chirurgia”, a testimoniare l’umiltà dei grandi chirurghi, cosa peraltro insolita. Mario Aimetti, parodontologo di chiara fama ha illustrato in modo chiaro, schematico e didattico, le problematiche del paziente parodontale in terapia ortodontica affiancato da Daniela Garbo, ortodontista che collabora con lui da 25 anni, esperta nei casi cosiddetti orto-perio tra i più impegnativi e ad alto rischio di insuccesso.

Dotati di microfono ad archetto, liberi di muoversi nella sala meeting dell’AC Hotel, i relatori proiettavano le loro slide sullo schermo gigante dove compariva il countdown, impietoso nel battere il tempo ma che ha consentito la puntualità delle sessioni, dei coffee break e della visita al Palazzo Reale il venerdì sera, quando alcuni hanno manifestato la meraviglia nel conoscere le attrattive storiche e architettoniche di Torino pubblicando foto sui social con tanto di commenti entusiasti. Insomma un’Ortognatodonzia a tutto tondo, un’organizzazione ineccepibile (tecnici di sala, addetti alle foto, Tania segretaria Suso sempre a disposizione, personale di agenzia M&B presente), un’accoglienza calorosa che va a sfatare l’idea di una città fredda e distaccata, un’atmosfera rassicurante che ha fatto sentire tutti “a casa”.

L’appuntamento dunque è tra due anni al prossimo Forum Suso. Dove? È una sorpresa, ma abbiamo tempo. E intanto i diversi sistemi di diagnosi e terapia ortodontica si saranno evoluti, mentre la formula di Fabrizio rimarrà innovativa e snella, e se nessuno avrà intenzione di copiarla, rimarrà unica.

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