ATTUALITÀ
15 marzo 2024

Prevenzione e controllo del tabagismo

Patrizia Gatto

Nel corso del congresso nazionale C.O.I.-A.I.O.G, tenutosi a Catania il 16-17 febbraio, è intervenuto sul tema “Riduzione del rischio del fumo di tabacco: impatto sulla salute orale” il Prof. Riccardo Polosa uno dei più grandi esperti di Tabagismo al mondo. Durante la relazione ha fornito indicazioni utili al professionista dello studio odontoiatrico, in cui crede molto, che qui di seguito riportiamo a favore tra l’altro anche dei pazienti.

Per capire la rilevanza del problema ha presentato alcuni dati:

  • 1.1 miliardo di fumatori al mondo, senza alcuna variazione numerica dal 2000;
  • si stimano che i morti nel 2100 correlati al tabagismo saranno 1 miliardo.

Ma il tabagismo non è un problema facile da risolvere, nonostante abbia un ruolo importante nelle malattie cardiologiche, in alcuni tumori e qui, argomento che ci interessa nella salute orale. Purtroppo, non si stanno facendo passi avanti nella prevenzione e riduzione del rischio, come mostrano i dati che abbiamo riportato sopra. La riduzione del rischio con la gestione farmacologica, tra l’altro non priva di effetti collaterali, non risolve il problema ma si limita a ridurre gli effetti.
Cosa fare allora? Passare al proibizionismo che nel settore delle dipendenze non ha mai dato risultati? Premesso che ogni forma di rischio può essere minimizzata, la strategia di ridurre il numero di sigarette non ha mai funzionato.

Oggi esiste un’evoluzione, un’alternativa che consente di eliminare la causa dei danni che è principalmente la combustione della sigaretta, non la nicotina. Questa opportunità è stata sdoganata con le sigarette elettroniche, che consentono di ridurre i rischi che per quanto riguarda la salute orale sono noti: cancro e lesioni precancerose, problemi per la salute ossea e riassorbimento perimplantare, alitosi, estetica del sorriso, macchie e molti altri. Con le sigarette si inalano circa 7.000 sostanze chimiche. Certamente di meglio alle soluzioni alternative esiste solo smettere di fumare, proposta tuttavia poco recepita dai fumatori, legati da forte dipendenza. Dagli studi portati avanti nei gruppi di ricerca di tutto il mondo, di cui fa parte il Prof. Polosa e il suo team di ricerca, la sigaretta elettronica e il tabacco riscaldato sono strumenti utili per uscire dal tabagismo.

Sui giovani, ma non solo, si può fare leva sul danno del fumo all’estetica orale. In solo un mese ci sono risultati notevoli, quali la scomparsa o riduzione delle macchie, un miglioramento del colore dei denti, la scomparsa dell’alitosi. In conclusione i “take home messages”:

  • i fumatori continueranno a fumare;
  • fumare è un fattore di rischio per la salute orale in particolare nella popolazione più povera;
  • smettere di fumare migliora la salute orale, ma smettere è molto difficile;
  • passare a sigarette elettroniche e tabacco riscaldato aiuta ad astenersi dal fumo tradizionale e quindi dalle conseguenze rischiose della combustione;
  • nel futuro sarà necessario capire la loro potenzialità per migliorare la salute orale.

 

Prof. Riccardo Polosa
Professore Ordinario di Medicina Interna presso l'Università di Catania con specializzazione in Pneumologia, Immunologia clinica, Allergologia e Reumatologia, è attualmente Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina interna e d’urgenza presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico-V. Emanuele” di Catania, dove coordina uno staff di medici strutturati, giovani specializzandi, infermieri e impiegati amministrativi. È anche Direttore della Scuola di Specializzazione in Reumatologia, e fondatore e Direttore del Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo presso la stessa Università, dove personale di ricerca a contratto conduce ricerche cliniche e comportamentali di alto profilo nel settore delle malattie fumo correlate. Il focus della sua ricerca accademica è stato storicamente incentrato sulla ricerca di meccanismi di infiammazione e biomarcatori di attività della malattia, e sulla scoperta di target farmacologici nel campo della medicina respiratoria (asma, BPCO, rinite) e dell’immunologia clinica (allergologia e malattie autoimmuni). Questo è culminato nella partecipazione del suo gruppo di ricerca in vari progetti di ricerca europei multicentrici (U-BIOPRED: Unbiased BIOmarkers for the PREDiction of Respiratory Disease Outcome; AIRPROM: Airway Disease Predicting Outcomes through Patient Specific Computational Modelling; IRIS: Integral Rheumatology & Immunology Specialists Network). Tuttavia, nel corso degli ultimi 10 anni, il suo principale interesse di ricerca si è progressivamente spostato nel settore delle malattie legate al tabacco, della prevenzione e cessazione della dipendenza tabagica, della riduzione del danno fumo correlato tramite alternative più sicure del tabacco. Più in particolare, è coinvolto da oltre 6 anni nella ricerca comportamentale, clinica, psicologica e nella valutazione tossicologica delle sigarette elettroniche. Principal Investigator del primo clinical trial al mondo che ha studiato l’efficacia e la tollerabilità di questi dispositivi (studio ECLAT), è l’autore più prolifico nel campo, secondo una recente ricerca bibliometrica (H. et al Zyoud, BMC Public Health 2014, 14: 667). Ha progettato e condotto decine di studi di ricerca, in collaborazione con specialisti della smoking cessation, psicologi clinici, epidemiologi, biostatistici, chimici, tossicologi, e biologi provenienti da tutto il mondo. Ha pubblicato più di 300 articoli peer-reviewed e capitoli di libri, di cui circa 250 sono articoli completi apparsi su riviste scientifiche con ampia diffusione internazionale (il suo Impact Factor è pari a 641,7, mentre il Citation Index è pari a 6.056, e l’indice H è pari a 40, secondo Web of Science).

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