ATTUALITÀ
22 febbraio 2021

Costanza Micarelli alla nuova presidenza AIOP

Redazione Management Odontoiatrico
A Gennaio 2021 è entrata in carica per il biennio 2021-2022 la Dottoressa Costanza Micarelli in qualità di Presidente della Associazione italiana di Odontoiatria Protesica. Dental Tribune le ha rivolto alcune domande.

Dottoressa Micarelli, qual è oggi la mission dell’Accademia, di cui ha assunto recentemente la Presidenza?
La mission dell’AIOP è la stessa da più di 40 anni: promuovere la salute orale in particolare relativamente alla funzione e all’estetica dell’apparato stomatognatico, attraverso la formazione continua di eccellenza di tutti gli operatori impegnati nelle terapie protesiche e la comunicazione nei confronti della popolazione e delle istituzioni.
Le nostre finalità non possono essere diverse, anzi in un momento storico in cui le fake news, la pseudocultura diffusa dai social, la formazione sponsorizzata dalle aziende rendono la cultura, quella vera, sempre più rara è sempre più importante diffondere i valori in cui crediamo, quelli che si rifanno a criteri scientifici e di esperienza consolidata. Solo con una formazione culturale solida le terapie protesiche e quelle odontoiatriche potranno garantire il successo a lungo termine, vero obiettivo dei pazienti e nostro dovere etico al di là delle mode e delle realtà virtuali che sempre più ci avvolgono.
Il ruolo delle accademie scientifiche quindi non è mai stato così importante, e se le finalità sono le stesse di sempre quello che deve necessariamente cambiare sono le modalità di erogazione della formazione e dei messaggi corretti: in un mondo sempre più online se vogliamo che la cultura ed i messaggi scevri da interessi commerciali si diffondano dobbiamo adeguarci e modernizzare i canali di informazione per raggiungere il massimo delle persone possibile, sia tra i colleghi che tra i pazienti.
L’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (AIOP) si pone come scopo la promozione della salute orale e dentale, con particolare riguardo alla preservazione delle funzionalità ed al ripristino protesico, ove necessario, di funzione ed estetica dell’apparato stomatognatico. L’Accademia è impegnata attivamente nella formazione avanzata e nell’aggiornamento continuo di tutti gli operatori addetti alla terapia protesica a livello clinico e tecnico e nella promozione della ricerca nelle discipline scientifiche inerenti all’odontoiatria protesica. Promuove ideali di eccellenza clinica nella pratica professionale della protesi e di eccellenza professionale ed etica per i suoi soci.
L’Accademia si propone inoltre di promuovere la comunicazione scientifica e umana tra professionisti, e di diffondere i concetti di salute orale, etica ed eccellenza che le sono propri all’interno delle istituzioni e della comunità civile. https://www.aiop.com/mission/


La salute orale, nonostante gli sforzi, non sembra ancora un tema a cui i cittadini sono molto sensibili e per certi versi persino le istituzioni. L’Aiop nel passato si è molto interfacciata con associazioni di consumatori e pazienti promuovendo anche indagini con prestigiose società di statistica. Cosa avete in mente di fare in merito nel prossimo biennio?
Purtroppo è una realtà, anche se la sensibilità collettiva nei confronti della bocca è cambiata, spesso lo è soltanto nei confronti dell’estetica e non della salute, ed i pazienti non sono correttamente informati del fatto che senza equilibrio biologico e biomeccanico non vi è estetica che possa durare nel tempo. Noi abbiamo un rapporto consolidato con Altroconsumo, che in passato si è estrinsecato anche con un servizio di risposta ai dubbi dei loro associati, servizio che abbiamo gestito per diversi anni traendone una fotografia interessante della professione e delle esigenze dei pazienti. Al momento, oltre ad avere un sito web molto visitato nella sua sezione pazienti che proprio per l’elevato numero di visite stiamo implementando, stiamo aumentando le interazioni sui social anche attraverso portali divulgativi. Crediamo molto nella buona informazione, e posso dire di aver personalmente imparato molto nel rapporto con le associazioni dei consumatori.

La vostra associazione si occupa di protesi su denti naturali e su impianti. Il focus sulle tecnologie avanzate e digitali che interessano questa diffusa branca dell’odontoiatria non rischia di concentrare l’attenzione sui denti, relegando il dentista a una figura sanitaria specialistica dei denti piuttosto che un medico che si occupa in generale della salute orale e si interfaccia interdisciplinarmente con il resto della medicina?
Gli strumenti digitali sono un mezzo, che se ben usato e ben conosciuto ci aiuta ad ampliare i fronti diagnostici e terapeutici, per esempio con la radiologia 3D e con lo studio digitale della funzione mandibolare, quindi in realtà aumenta le potenzialità dello specialista e le possibilità di interazione, ma anche da questo punto di vista è fondamentale che vi sia la cultura e l’attitudine ad essere “il medico della bocca (e non dei denti soltanto)”. Il protesista, che è il riabilitatore per eccellenza, colui che pianifica e conclude ogni trattamento, è obbligato ad alzare lo sguardo al di là del singolo dente e ad assumere una visione ampia rispetto all’organo stomatognatico e alle sue relazioni con la salute globale. Inoltre il protesista è colui che più spesso interagisce con pazienti geriatrici, e l’odontoiatria della fragilità è un argomento che sempre affrontiamo nei nostri percorsi formativi, come necessità sociale e demografica ineludibile.

Quali sono i vantaggi delle tecnologie digitali?
Chiariamo subito che se le tecnologie non vengono utilizzate costruendo un solido bagaglio di concetti di base fanno più danni che cose buone e questo va spiegato bene a tutti i colleghi che intendono approcciarsi alla digitalizzazione, il valore di erogare una formazione accademica scevra da interessi commerciali anche in questo campo è ancora più importante. Infatti nei nostri corsi e congressi spieghiamo, alla luce dell’esperienza ormai pluriennale in campo digitale dei nostri relatori, come e quando usare al meglio queste tecnologie per ottimizzarne la resa e semplificare la vita a noi e al paziente, ottenendo risultati di eccellenza in modo più prevedibile e con tempi ridotti.

Ritiene che oggi la maggioranza degli odontoiatri che si occupano di protesi abbiano sufficienti conoscenze e competenze circa le tecnologie digitali?
Assolutamente no, purtroppo il digitale è un campo nel quale competenza ed esperienza richiedono studio, spirito critico e una curva di apprendimento. Per questo motivo abbiamo inaugurato un corso interamente dedicato al digitale per clinici e tecnici nel quale verranno spiegati tutti i maggiori sistemi sul mercato a cominciare dai fondamenti di acquisizione e gestione dei files. Il digitale parla un’altra lingua, bisogna impararla per poter comunicare in modo corretto e fare in modo che la tecnologia obbedisca alle esigenze cliniche e non il contrario. Il nostro Meeting Mediterraneo online sarà proprio dedicato a “come e quando le tecnologie digitali possono migliorare efficacia ed efficienza nello studio e nel laboratorio”, tre giorni organizzati appositamente per essere fruiti online nel quale i migliori e più esperti relatori italiani e stranieri spiegheranno quali sono i segreti per fare in modo che il digitale diventi uno strumento indispensabile e fruttifero, a partire dalla diagnosi per terminare alla protesi, su denti e su impianti.

Quali sono oggi le sfide dell’odontoiatria e quali saranno nel biennio della sua presidenza le sfide dell’AIOP?
Le sfide dell’odontoiatria corrispondono a quelle del mondo attuale: preservare quello che c’è di buono, e nel contempo trasformare la crisi che stiamo attraversando in un’opportunità di rinnovamento e di miglioramento. Dovremo essere molto più attenti agli aspetti sociali, alle difficoltà dei pazienti che spazieranno da quelle psicologiche, portato della pandemia e dell’isolamento, a quelle economiche. Questo si rifletterà inevitabilmente sulla professione, e come Accademia non possiamo far finta di niente e voltarci dall’altra parte. Dobbiamo invece aiutare i colleghi a gestire i piani di trattamento, le procedure, i materiali, in maniera rispettosa delle esigenze e delle risorse dei pazienti. Da tempo abbiamo inserito nelle nostre attività formative la sessione di AIOP Management, che anche per questo biennio sarà a cura di Roberto Rosso, e cominceremo proprio nel nostro primo evento a parlare di “Recovery plan dello studio odontoiatrico”. Crediamo che un buon dentista, in particolare un protesista che eroga la più costosa delle terapie odontoiatriche in termini di tempi, di materiali e di addetti alla terapia, non possa prescindere dal corretto management della propria attività, per conciliare le migliori terapie, l’accessibilità ai pazienti in termini di tempi e di costi ed una giusta redditività dello studio.

Sappiamo che segue con passione l’Accademia da molti anni come membro del Board e ha ricoperto vari incarichi nelle Commissioni oltre a quello istituzionali. Tuttavia non ricordiamo una donna a presiedere una della più grandi e importanti accademie italiane di odontoiatria; in fondo un’Accademia di protesi è un po' la casa di tutti. Vuole farci un suo commento in merito?
Di primo acchito risponderei di no, che non ho niente da commentare. Questa Accademia mi ha dato molto in termini professionali, mi ha reso una professionista migliore e più sicura nella gestione delle terapie e molto semplicemente direi che sto restituendo quanto ho ricevuto, dedicandovi tempo e passione con l’intento di aiutare altri a migliorare e ad essere ogni giorno contenti di entrare nel proprio studio per fare il lavoro che amano e sanno far bene. Non credo che il desiderio di far bene sia “gender dependent”, ho conosciuto presidenti uomini che hanno agito con lo stesso identico spirito, spero però che la mia presidenza catalizzi l’attenzione delle colleghe verso la protesi, specialità poco declinata al femminile per tanti motivi, ma che può se ben impostata riservare grandi soddisfazioni ai clinici ed agli odontotecnici, nostri partner nell’accademia e nella professione di tutti i giorni.

Auguri per un proficuo lavoro che servirà certamente a tutti.
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