ATTUALITÀ
30 ottobre 2023

Grande successo per il primo Congresso sulla Prevenzione organizzato dall’Istituto Stomatologico Toscano e dall’Istituto Stomatologico Italiano

Biancucci P.

Il tema “Prevenzione della Salute Orale” mi è sempre stato a cuore a partire dalla fine anni’80 quando quella che ancora si chiamava Pedodonzia si faceva in pochissimi studi dentistici e i bambini venivano con qualche mamma “illuminata”, ma non era la norma. Lungi dall’immaginare la specializzazione in Odontoiatria Pediatrica, eravamo noi ortodontisti a occuparci delle lesioni cariose che venivano trattate più con il buon senso che con una reale preparazione e alcuni di noi, tra cui la sottoscritta, avevano iniziato le sigillature e le sedute di fluoro.

Il servizio sanitario pubblico odontoiatrico era inesistente, come è ancora oggi, per cui la prevenzioni fatta da noi privati era una goccia nel mare magnum delle patologie orali che, tra carie e parodontiti, hanno generato individui destinati a perdere i denti, con conseguente grande incremento dell’implantologia nell’arco di qualche decade. Malgrado questo quadro desolante, la Prevenzione medica e odontoiatrica è saltata alla ribalta, se ne parla sempre di più, e addirittura si è scomodato il Ministero della Salute emanando le Linee Guida ministeriali riguardanti l’età evolutiva già a partire dal 2008 fino a recenti aggiornamenti (2018) che purtroppo sembrano rimanere sulla carta, perché non si sa CHI FA COSA.

Alla luce di quanto sopra potete immaginare la mia meraviglia di fronte al 1° Congresso DENTAL PREVENTION dal titolo “Prevenzione materno-infantile: lo stato dell’arte”, che si è svolto a Viareggio il 27-28 ottobre presso Principino Eventi, nato dalla coraggiosa collaborazione di due giganti dell’Odontoiatria privata, Istituto Stomatologico Toscano e Istituto Stomatologico Italiano. La paternità della moderna dicitura “Odontoiatria materno-infantile”, che a ragione dovrebbe sostituire “Odontoiatria Pediatrica”, appartiene al prof. Luigi Paglia, anima del congresso insieme alla prof.ssa Annamaria Genovesi, a sua volta “mamma” di tanti allievi Igienisti che hanno imparato da lei a fare la vera prevenzione. Ho scoperto qualcosa a cui non avevo mai pensato, e cioè che la prevenzione inizia nei primi 1.000 giorni, intesi come il tempo che intercorre tra il concepimento e i primi 2 anni di vita del bambino. Una finestra temporale fondamentale per l’instaurarsi di tutte quelle buone abitudini in grado di preservare il genoma del nascituro e condizionarne, in senso positivo o negativo, la salute negli anni successivi.

Mai avrei immaginato che si può e si deve intervenire sulla futura mamma educandola fin da subito ad una corretta igiene orale per se stessa e per il nascituro, facendo una prima visita odontoiatrica precoce, addirittura neonatale, per intercettare anomalie di sviluppo e di funzione dell’apparato stomatognatico. Fornire elementi per prevenire la carie precoce dell’infanzia e le sue complicanze, quali dieta povera di zuccheri, fluoro profilassi e sigillature, identificazione del livello individuale di rischio, presuppone una comunicazione “efficace” con bambini, genitori e caregiver, allo scopo di portare a termine con successo le manovre preventive e terapeutiche, fidelizzare il piccolo paziente e consegnarlo all’età adulta in perfetta salute.

Le due sessioni del venerdì e del sabato sono state introdotte dalle due Lectio Mgistralis, rispettivamente del prof. Ugo Covani sulla frenulectomia e del prof. Andrea Bianchi sulla prevenzione del cancro orale, ma tra relatori e moderatori spiccano direttori di scuole di specializzazione in Odontoiatria Pediatrica (Maria Grazie Cagetti Milano, Raffaella Docimo Roma Tor Vergata, Maria Rita Giuca Pisa). La prof.ssa Giuseppina Campisi, direttore Medicina orale Palermo, ha sfidato il tabù del sesso orale, responsabile della trasmissione dell’HPV in età evolutiva, Matteo Beretta con la comunicazione dinamica virtuale per bimbo-famiglia, Andrea Butera (Pavia) igiene nel paziente ortodontico, Marzia Segù (Parma) OSAS nel bambino e Gianmaria Ferrazzano si chiede se le sigillature sono ancora una necessità.

Insomma nuove idee, nuovi protocolli per i primi 1.000 giorni, estrema attenzione ai nostri futuri adulti facendo quanto è nelle nostre possibilità, scavalcando l’incuria del SSN costantemente a corto di soldi, tanto per le gravi patologie mediche e ancora di più per un’odontoiatria da sempre delegata al settore privato, che rappresenta oltre i 95%, al quale peraltro è negato l’accesso alle cure delle famiglie sotto la soglia di povertà, con 1 milione e 382mila bambini che nessun dentista vedrà mai. Per fortuna, dopo tanti spunti allarmanti con altrettante soluzioni preventive e terapeutiche, la cena del venerdì sera ha risollevato gli animi con un prelibato menù, innaffiato da Pecorino, allietati dal bravo DJ, ma soprattutto la partecipazione di giovani odontoiatri e igienisti che ci hanno trasmesso entusiasmo, fiducia e positività per un domani in cui saranno protagonisti.

E sarà dunque per loro che questo 1° Congresso Dental Prevention, unico in Europa, continuerà la sua mission guardando al futuro.

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