CONSULENTE FINANZIARIO
02 maggio 2025

Acconti Irpef 2025: correzione normativa per evitare versamenti maggiorati

Redazione Management Odontoiatrico

Il Governo è intervenuto con urgenza per correggere un disallineamento normativo che avrebbe portato molti contribuenti – lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati – a versare nel 2025 acconti Irpef superiori al dovuto. Il problema è stato risolto con il Decreto Legge n. 55 del 23 aprile 2025, pubblicato tempestivamente in Gazzetta Ufficiale. L’intervento si è reso necessario a seguito delle modifiche introdotte dal Decreto Legislativo n. 216/2023, che aveva ridotto da quattro a tre gli scaglioni Irpef per il solo anno 2024. Tuttavia, la norma prevedeva che per il calcolo degli acconti del 2024 e del 2025 si continuassero ad applicare le regole in vigore nel 2023, dato che la riforma era inizialmente prevista come transitoria.

Con la Legge di Bilancio 2025, però, la nuova struttura dell’Irpef è stata resa permanente, confermando i tre scaglioni:

  • 23% fino a 28.000 euro;
  • 35% da 28.001 a 50.000 euro;
  • 43% oltre 50.000 euro.

Nonostante ciò, era rimasta in vigore una disposizione (comma 4 dell’art. 1 del D.Lgs. 216/2023) che imponeva di calcolare gli acconti 2025 secondo le vecchie regole del 2023. Questa incongruenza normativa avrebbe comportato un esborso ingiustificato per molti contribuenti. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva già riconosciuto il problema e annunciato un intervento correttivo, poi concretizzatosi nel decreto-legge del 23 aprile 2025. Con questa misura, il calcolo degli acconti Irpef 2025 potrà finalmente avvenire sulla base delle nuove aliquote, evitando così un aggravio fiscale non coerente con l’impianto attuale dell’Irpef.

 

Immagine di copertina by fotogestoeber/Adobe Stock.

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