CONSULENTE FINANZIARIO
18 gennaio 2021

Studio monoprofessionale, studio associato o società di professionisti. Cosa scegliere? Risponde l’esperto

Patrizia Biancucci

Da molti anni stiamo assistendo all’aggregazione tra studi professionali. Il contesto economico attuale richiede al professionista risposte rapide ed efficienti per competere in un mercato in continuo cambiamento. L’aggregazione tra professionisti sotto forma di studio associato o di StP (tipicamente nella forma di società a responsabilità limitata) rispondono a questa esigenza, seppure con peculiarità diverse. Una breve disamina degli aspetti fiscali e giuridici fatta con il dr. Federico Moine, commercialista esperto del settore odontoiatrico, sull’evoluzione delle forme societarie dello studio odontoiatrico per approfondire l’analisi degli aspetti giuridici, fiscali, previdenziali e gestionali.

Dr. Moine, quante formule giuridiche esistono per la gestione di uno studio odontoiatrico?
Sostanzialmente le forme giuridiche con cui uno studio odontoiatrico può essere gestito sono le seguenti:
1. lo studio monoprofessionale, in cui il professionista è l’unico titolare dello studio
2. lo studio associato, o associazione professionale, in cui due o più professionisti iscritti all’albo si associano ed esercitano in forma associata
3. la società tra professionisti, riconosciuta dalla legge 183 del 12 novembre 2011


Nello studio monoprofessionale tutto è in carico al titolare? Ritiene che possa reggere il mercato?
Il titolare di studio monoprofessionale ha non solo la responsabilità professionale, come è ovvio, ma anche quella fiscale, giuridica e previdenziale, rispondendo in proprio anche con il patrimonio personale, dunque privo di schermi protettivi. Lo studio monoprofessionale, di cui molto spesso si celebra il funerale, in realtà può avere tranquillamente una sua ragione di esistenza legata a una scelta da parte del titolare di operare soltanto in certi ambiti di attività e non in altri, oppure di avvalersi di collaboratori esterni. Ma è solo il titolare che si vede applicare l’IRPEF, con gli scaglioni progressivi, l’IRAP e l’ENPAM, con un prelievo fiscale che può arrivare fino al 55-60%.

Lo studio associato equivale ad una associazione tra soli professionisti? Con quali caratteristiche?
Le associazioni professionali sono possibili solo tra professionisti iscritti al proprio Ordine, ma non necessariamente allo stesso. Ad esempio, due o più professionisti che si associano per l’esercizio congiunto dell’attività, redigono un atto costitutivo che non significa necessariamente l’equiparazione degli utili tra i soci dello studio, ma le quote di partecipazione possono essere determinate in modo diverso e variare di anno in anno, anche sulla base dell’effettivo apporto da parte di ciascuno degli associati. La principale caratteristica della StP odontoiatrica, iscritta regolarmente all’Ordine dei medici e degli odontoiatri di appartenenza, è che il numero dei soci professionisti e la partecipazione al capitale debba costituire la maggioranza con i due terzi, a tutela dei professionisti e dei pazienti. Inoltre l’associazione professionale ha una propria partita IVA con la quale fattura le prestazioni ai pazienti.

Dr. Moine, ritiene che i professionisti individuali e gli studi associati stiano valutando l’evoluzione verso forme societarie vere e proprie? Con quali vantaggi?
Mi sembra probabile che si stia andando verso l’aggregazione, vale a dire forme di società di persone, società di capitali o addirittura di società cooperativa. Sul territorio nazionale c’è già qualche esperienza di società tra professionisti che comporta un maggior impegno amministrativo e per certi versi un’organizzazione più strutturata, tra cui determinare il magazzino, le rimanenze finali e di fusione. Però vanno anche evidenziati i pregi del modello societario, soprattutto rispetto a capitali che possono affluire dall’esterno e comunque avere soci nel contesto familiare del professionista. Altro vantaggio è che possono consentire uno sviluppo diversificato dell’attività secondo un’organizzazione più tipica del mondo dell’impresa.

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