IGIENE ORALE
10 luglio 2020

Riduzione dell’aerosol con l’HVE: ergonomia e sicurezza

Sanavia C.

Dagli studi sulla trasmissione del Covid-19 si presume che l’aerosol e fomiti siano la maggiore via di trasmissione del virus e quando una persona, che è stata infettata dal virus, tossisce, starnutisce, respira vigorosamente o parla ad alta voce, il virus verrà espulso dal corpo e potrebbe dissolversi con l’aerosol e diventare bio-aerosol1.
In ambito odontoiatrico, escludendo l’intenzionalità di trattare persone con malattia in atto, rimane però la possibilità di venire a contatto con persone positive al virus e potenzialmente infettanti. La vicinanza dell’operatore odontoiatrico al naso e alla bocca del paziente e la presenza di virus sulle mucose lo sottopongono al rischio di essere infettato soprattutto quando si creano degli aerosol.
A produrre bio-aerosol nello studio odontoiatrico sono tutte le procedure che utilizzano manipoli a bassa ed alta velocità: scaler ultrasonici, contrangoli per la profilassi e odontoiatrici, dispositivi per airpolishing, siringhe aria/acqua, unità laser ed elettrochirurgiche e le turbine, queste ultime producono in assoluto più aerosol (<50 micron) e splatter (>50 micron).
Il rischio che le nostre mucose entrino a contatto con un bio-aerosol infettante impone che gli operatori seguano dei protocolli operativi che troviamo sul documento del Ministero della Sanità (Indicazioni Operative per l’attività odontoiatrica durante la fase 2 Covid-19 pag. 33), l’utilizzo di DPI idonei, sciacquo pre-procedurale e sanificazione ambientale post procedure.

Come possiamo ridurre la produzione di aerosol durante cure dentali e trattamenti di igiene orale?
Molti si sono prodigati a studiare dei sistemi aspiranti integrativi o scudi fisici per combattere questo nemico invisibile ma noi da molti anni abbiamo a disposizione uno strumento, forse poco utilizzato fino ad oggi, ma molto efficace e che andremo a conoscere meglio in questo breve articolo.
Lo strumento che ci può aiutare a ridurre il bio-aerosol prodotto è l’HVE (High Volume Evacuator) o l’aspiratore chirurgico. La scelta di questa attrezzatura è fondamentale e deve avere la capacità aspirante di alti volumi di aria e acqua di 300 L/min per ogni unità operativa.

Quanto è efficace l’HVE nel ridurre il bio-aerosol?
Nella revisione di Harrel e Molinari 2004 che prende in esame l’aerosol prodotto da strumentazione odontoiatrica, si evidenzia come le procedure che prevedono l’utilizzo di ultrasuoni e getti di aria-acqua-polvere siano difficili da gestire in quanto non si possono utilizzare con la diga. Sistemi di filtrazione dell’aria con filtri antiparticolato, barriere fisiche (guanti, mascherine, occhiali etc.) e aspiratori ad alto volume di evacuazione sono le strategie che permettono di ridurre maggiormente il bio-aerosol. In pratica l’HVE riduce il bio-aerosol prima che si disperda nell’aria e questa riduzione arriva fino al 90%2, 3.

Utilizzo dell’HEV
Durante un’operatività svolta a quattro mani l’assistente potrà manovrare la cannula adattandola alla posizione dell’operatore e contrastando efficacemente il flusso di aerosol.
Per un operatore senza assistente, come l’igienista dentale, l’uso dell’HVE è più difficile perché viene utilizzato in contemporanea con altre strumentazioni. Il peso del tubo e le dimensioni delle cannule rendono il suo utilizzo difficile e molto faticoso anche dal punto di vista fisico. Per migliorare questo aspetto ergonomico ci sono alcuni elementi da considerare come: il tubo dev’essere lungo e flessibile; la cannula ergonomica; utilizzare dei raccordi angolati; usare le posizioni operatore/paziente per favorire la visione diretta (Vedi articolo Consuelo Sanavia. Procedura per il controllo dell’AP/EP - Air Polishing Ergonomics Procedure: tecnica, sicurezza e comfort del paziente).

Quali sono le caratteristiche giuste di cannule e accessori per usare l’HEV in ergonomia? (Figg. 1-5)
- Uso di cannule arcuate per migliorare la posizione polso/mano;
- Presenza di “grip” per una buona presa;
- Sistemi antireflusso integrati (cosa fondamentale in epoca di Covid-19);
- Autoclavabili (aspetto economico ed ecologico);
- Sistemi “antirumore”, alcune cannule possono ridurre la rumorosità fino al 30%;
- Forma della parte terminale che può aumentare la raccolta del flusso;
- Specchietto integrato, molto utile quando si lavora da soli;
- Forma del collo stretto quando si trattano pazienti pediatrici o con difficoltà di apertura;
- Raccordi che aumentino gli angoli, favorendo una buona impugnatura e l’allineamento di mano/polso (fattore di rischio per la sindrome del tunnel carpale – CTS – e cisti tendinee);
- Raccordi che aumentano le rotazioni delle cannule, favorendo la posizione di lavoro.



Manutenzione e decontaminazione dell’HEV
Le aziende che producono i sistemi di aspirazione hanno studiato dei prodotti specifici per la decontaminazione giornaliera di aspiratori e vaschette di evacuazione per evitare che i tubi diventino un ricettacolo di microbi e residui di vario genere.
Questi prodotti devono essere usati secondo le indicazioni delle case produttrici ed in questo periodo storico si consiglia di farlo anche due volte al giorno. I prodotti di pulizia e disinfezione devono avere una testata efficacia contro i virus e non produrre schiume, altamente nocive al sistema di aspirazione. Richiedete le schede tecniche ed i manuali di utilizzo ai vostri distributori e le loro consulenze tecniche per disinfettare e mantenere al meglio questo prezioso strumento.
Bisogna evitare l’utilizzo di prodotti artigianali come ipoclorito e acqua ossigenata perché potrebbero danneggiare le componentistiche, seccando le tubature o creando schiume in grado di mandare in blocco tutto l’impianto. Recentemente ho scoperto l’esistenza di un prodotto eccezionale, un vero “idraulico liquido” per l’impianto di aspirazione, si chiama MD 555 Cleaner della Dürr Dental (azienda leader nei sistemi di aspirazione) questo prodotto usato settimanalmente libera e previene la formazione di incrostazioni e materiali viscosi, vere trappole di microbi. Le incrostazioni da materiali dentali, polveri e pasta da profilassi possono essere un grosso problema se sottovalutato e poi vale sempre la regola che quando una superficie è ben pulita anche la disinfezione è più attiva.

Conclusione
Un utilizzo regolare e consapevole dell’HVE può ridurre il bio-aerosol prodotto dalle procedure odontoiatriche fino al 90%. La scelta di cannule ergonomiche, l’impiego di raccordi rotanti aiutano l’operatore a migliorare la prestazione e riducono il suo affaticamento. La capacità di aspirazione, la corretta pulizia e disinfezione dell’impianto sono necessari per ottenere efficacia e sicurezza di questo prezioso strumento di lavoro. La stratificazione delle procedure con l’uso di DPI, sciacqui pre-procedurali e l’uso dell’aspirazione ad alto volume di evacuazione ci permettono di ridurre il rischio (non di eliminarlo) in maniera economica e pratica.


Bibliografia
1. Juan Wang, Guoqiang Du. COVID-19 may transmit through aerosol Ir J Med Sci. 2020 Mar 24: 1–2.
2. Harrel SK, Molinari J. Aerosols and splatter in dentistry: A brief review of the literature and infection control implications. J Am Dent Assoc. 2004; 135:429–437.
3. Graetz C1, Bielfeldt J, Tillner A, Plaumann A, Dörfer CE. Spatter contamination in dental practices--how can it be prevented?Rev Med Chir Soc Med Nat Iasi. 2014 Oct-Dec;118(4):1122-34.

Advertising
Advertising
Advertising
Advertising
Advertising