IMPLANTOPROTESI
18 novembre 2024

Scansione del profilo di emergenza della corona provvisoria su impianto: un nuovo approccio

Matteo Bovio

Introduzione
In implanto-protesi, un piano di trattamento dettagliato, la pianificazione della posizione tridimensionale dell’impianto e un adeguato volume di tessuti molli facilitano il raggiungimento di un’estetica finale naturale. La naturale integrazione tra il margine gengivale e i restauri protesici è il fattore chiave per ottenere un risultato estetico nella riabilitazione protesica1. Il provvisorio ha grande importanza: ha il compito di creare e modificare i profili di emergenza gengivali e guidare la guarigione dei tessuti molli peri-implantari2. In tutti i casi deriva da un progetto accurato e dettagliato, che non si ferma solo all’analisi estetica dentale, ma prende in considerazione il volto e la funzione dinamica del paziente3. Il provvisorio contiene una serie infinita di informazioni fondamentali che ci guidano verso la riabilitazione definitiva. Una volta creata un’architettura gengivale corretta, maturazione dei tessuti completa, il trasferimento del maggior numero di informazioni al laboratorio, durante la rilevazione di impronta, sia essa digitale o analogica, è un passaggio chiave della riabilitazione protesica4. Per molti anni, questa procedura è stata eseguita con impronte tradizionali in silicone o polietere e transfert da impronta customizzati5, procedura non semplice da gestire, che spesso introduceva errori nella duplicazione del provvisorio e del profilo di emergenza.

Negli ultimi anni, l’avvento dell’odontoiatria digitale ha sicuramente cambiato gli scenari e semplificato le procedure di trasferimento dei dati6. La tecnica scansione intraorale viene utilizzata oggi da tutti i laboratori e i protesisti che si sono aggiornati e hanno abbracciato le tecniche di odontoiatria digitale. La scansione definitiva per un restauro implantare nel settore frontale è il focus di questo articolo. Nel full digital work flow standard, i passaggi sono i seguenti: scansione del tragitto transmucoso (Fig. 1); scansione dello scan-body implantare (Fig. 2).

 

Introducendo il concetto di copy-paste, si utilizza anche la funzione “pre-preparazione” presente sul software degli scanner 3Shape. Questa funzione permette di aggiungere una finestra di scansione ed effettuare un’ulteriore scansione con il provvisorio in sede. Questo file aggiuntivo dà la possibilità all’operatore di trasferire al laboratorio la forma del provvisorio. È stato descritto in letteratura che esiste un lieve ma determinante collasso dei tessuti molli peri-implantare tra il momento in cui si rimuove il provvisorio e il momento in cui si scansiona il tragitto transmucoso7. Attraverso la visione di un caso clinico, capiremo come un’ulteriore scansione del provvisorio, al di fuori del cavo orale e avvitato a un analogo da laboratorio, permette di scansionare e copiare la reale forma e convessità creata sul provvisorio dal protesista, anche nella parte transmucosa, non visibile con il restauro avvitato in bocca. I dati forniti permettono al laboratorio di ottenere il massimo della predicibilità nel risultato finale. La scansione aggiuntiva del provvisorio deve essere accoppiata alle scansioni preesistenti con alcuni passaggi nel software dello scanner intraorale che vedremo di seguito.

Descrizione dei passaggi di scansione
Il caso clinico riporta una paziente ASA 1 di 36 anni, con FMBS e FMPS < 25%. All’esame clinico e radiografico, l’elemento 11 presenta riassorbimento cervicale invasivo esterno della radice (Fig. 3). L’elemento 11 viene considerato non recuperabile. Si realizza un piano di cura riabilitativo implantare per l’elemento 11 e restaurativo per l’elemento 21, considerando la creazione di una nuova posizione dei margini incisali, previamente visualizzata con il mock-up. Dopo l’estrazione dell’elemento 11, viene inserito un impianto Megagen Anyridge 3,5⌀x10 mm con innesto di tessuto connettivale e posizionato un provvisorio a carico immediato. A distanza di 4 mesi, viene utilizzato un secondo provvisorio per creare la corretta architettura gengivale (Fig. 4). Raggiunto il risultato desiderato, si programma l’appuntamento per eseguire le scansioni definitive (Fig. 5). Si eseguono le intere scansioni dell’arcata superiore, inferiore e bite-scan, con il provvisorio in sede, e si crea una copia delle stesse sul software 3Shape (Fig. 6). Nella copia, apriamo il maggior numero di finestre possibili, cliccando sia “pre-preparazione” che “profilo di emergenza” (Fig. 7).

 

Si andranno ora ad eseguire le scansioni nelle 3 finestre create.

  • Finestra 1: Con la funzione “blocca superficie” si blocca tutta la scansione, tranne l’area in corrispondenza del provvisorio 11 e le zone adiacenti. Si esegue la scansione a 360° del provvisorio avvitato su cacciavite estrattore al contrario (Fig. 8); l’immagine verrà riconosciuta dal software e accoppiata alla scansione, eliminando le parti non bloccate. Il risultato dovrà essere come quello mostrato in Figura 9.
  • Finestra 2: Si ritaglia il provvisorio scansionato, questa funzione non introduce errori8. Si esegue una scansione senza provvisorio del profilo di emergenza, che, a causa del collasso dei tessuti molli, sarà utilizzata solo per registrare i punti di contatto adiacenti. In questa finestra viene incluso anche l’elemento 21 preparato per accogliere una faccetta in Disilicato di Litio (Fig. 10).
  • Finestra 3: Si ritaglia nuovamente la zona dell’impianto 11 e si esegue la scansione dello scan-body (Fig. 11). In questo modo daremo al laboratorio la possibilità di lavorare su un modello digitale estremamente preciso, dove il tecnico potrà lavorare sovrapponendo i vari file e utilizzando le trasparenze del software CAD.

 

La replicazione del profilo di emergenza progettato dal clinico non avrà possibilità di interpretazione o dubbio. Confezionati i restauri a distanza di una settimana, si consegna la corona avvitata e si cementa la faccetta con le procedure adesive (Figg. 12, 13).

 

Ringraziamenti
Si ringrazia il Dott. Marco Bovio per la realizzazione della parte chirurgica e Marco Zanzottera per la realizzazione dei manufatti protesici.

Bibliografia

  1. Testori T, Weinstein T, Scutella F, Wang HL, Zucchelli G. Implant placement in the esthetic area: criteria for positioning single and multiple implants. Periodontol 2000. 2018;0:1-21. doi:10.1111/prd.12276.
  2. Heboyan AG, Movsisyan NM, Khachatryan VA. Provisional restorations in restorative dentistry. World Sci. 2019 Jun 30;6(46):11-14. doi: 10.31435/rsglobal_ws/30062019/6570.
  3. Fradeani M, Barducci G. La riabilitazione estetica in protesi fissa. Milano: Quintessenza; 2008.
  4. Agnini A, Romeo D, Benedetti G, Weinstein T, Coachman C, Agnini A. Full digital approach in the management of gingival emergence profiles. J Esthet Restor Dent. 2023;1-8. doi:10.1111/jerd.13014.
  5. Chee W, Jivraj S. Impression techniques for implant dentistry. Br Dent J. 2006;201(7):429-32.
  6. Gianfreda F, Pesce P, Marcano E, Pistilli V, Bollero P, Canullo L. Clinical outcome of fully digital workflow for single-implant-supported crowns: a retrospective clinical study. Dent J. 2022;10(8):139.
  7. Li J, Chen Z, Wang M, Wang HL, Yu H. Dynamic changes of peri-implant soft tissue after interim restoration removal during a digital intraoral scan. J Prosthet Dent. 2019;122(3):288-94.
  8. Revilla-León M, Kois DE, Kois JC. A guide for maximizing the accuracy of intraoral digital scans. Part 1: Operator factors. J Esthet Restor Dent. 2023;35(1):230-40.

Advertising
Advertising
Advertising
Advertising
Advertising