ORTODONZIA
03 maggio 2024

Trattamento ortodontico Invisalign Comprehensive: case report

Fabio Massimo Sciarra

Descrizione
Paziente di 28 anni, sesso femminile. In sede di prima visita, all’esame obiettivo si rilevavano affollamento severo anterosuperiore e antero-inferiore, contrazione severa delle arcate mascellare e mandibolare, cross-bite posteriore bilaterale, Classe I molare e canina, overbite ed overjet diminuiti. Si riscontravano, altresì, alterazioni strutturali degli elementi dentali 26-36. In sede 16, si appurava la presenza di una corona protesica, cementata circa 10 mesi prima (Figg. 1a-1e). La radiografia ortopanoramica mostrava l’elemento dentale 38 semi-incluso. Si optava per l’avulsione dello stesso prima dell’inizio del trattamento ortodontico, in considerazione dei quadri ascessuali periodici riferiti dalla paziente (Fig. 2). Veniva eseguita la teleradiografia latero-laterale del cranio e, successivamente, si effettuava l’analisi cefalometrica (Fig. 3) che mostrava una Classe III scheletrica da retrusione mascellare e protrusione mandibolare. La paziente è normodivergente, con lieve tendenza all’iperdivergenza, l’overjet è diminuito ma positivo, con normoinclinazione incisiva superiore ed endoinclinazione incisiva inferiore. Il labbro superiore e il labbro inferiore appaiono leggermente retrusi.

 

Materiali e metodi
A seguito dello studio del caso ortodontico, si decideva di effettuare una terapia ortodontica mediante sistematica Invisalign Comprehensive, volta all’espansione dento-alveolare di ambedue le arcate, all’allineamento e livellamento degli elementi dentali, al mantenimento dell’overbite e dell’overjet positivi e al conseguimento di rapporti intermascellari congrui. Veniva pianificata una prima serie di 42 aligners attivi superiori e inferiori. Per quanto concerne l’arcata dentale superiore venivano programmati, all’interno del piano di trattamento virtuale Clincheck, movimenti di derotazione “mesial-out” dei primi molari superiori, espansione dento-alveolare posteriore con movimenti di torque radicolare vestibolare, proclinazione degli incisivi laterali superiori con movimenti di torque radicolare linguale e derotazione degli incisivi centrali superiori. Si pianificavano attachment ottimizzati per l’estrusione a livello degli incisivi centrali e laterali, attachment ottimizzati per il controllo radicolare sui canini e attachment ottimizzati per l’ancoraggio e per il supporto dell’espansione e dei movimenti di rotazione sulle superfici di premolari e molari.

Relativamente all’arcata dentale inferiore venivano pianificati, a livello dei settori posteriori, movimenti di coordinazione rispetto all’espansione superiore. Per quanto riguarda il settore antero-inferiore, al fine della risoluzione dell’affollamento si progettavano movimenti di derotazione e proclinazione con torque radicolare linguale. Si prestabiliva, altresì, una riduzione interprossimale pari a 0,2 mm delle superfici mesiali e distali di incisivi, canini e premolari (“stripping”) in un’unica fase, a seguito dell’ottenimento, mediante gli appositi spostamenti dentali, di posizioni consone alla realizzazione della procedura. Venivano predisposti attachment rettangolari orizzontali sui canini e attachment ottimizzati per l’ancoraggio e per il supporto dell’espansione e dei movimenti di rotazione sulle superfici di premolari e molari. Infine, si programmava l’utilizzo di power ridge vestibolari a livello degli incisivi centrali e laterali superiori, al fine di ottenere movimenti di torque radicolare linguale più predicibili.

Si optava, infine, per il cambio settimanale degli aligners superiori e inferiori (Fig. 4). La prima fase di trattamento aveva la durata di 10 mesi. Dalle fotografie pre-rifinitura, possono evincersi la risoluzione del cross-bite, il miglioramento dell’affollamento e l’aumento del diametro trasversale di ambedue le arcate (Figg. 5a-5e). Si pianificava una serie di 22 aligners aggiuntivi, volti alla rifinitura e alla finalizzazione della terapia, per una durata di circa 5 mesi. A seguito di complessivi 15 mesi di trattamento, i risultati ottenuti mostrano il miglioramento del diametro trasversale dell’arcata superiore e inferiore, la risoluzione dell’affollamento dentale e del cross-bite bilaterale, il mantenimento della Classe I molare e canina e dei parametri di overbite ed overjet positivi. A seguito della finalizzazione della terapia ortodontica, la paziente opterà per la riabilitazione protesica fissa degli elementi dentali 26-36, i quali presentano alterazione a livello della struttura smalto-dentinale, oltre a una nuova riabilitazione protesica fissa in sede 16 (Figg. 6a-6e).

 

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