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09 ottobre 2020

Il neo Presidente Andi Servizi Virginio Bobba illustra le novità

By Patrizia Biancucci



La storia sindacale di Virginio Bobba in Andi parte dal lontano 2001, attraverso diversi incarichi tutti contrassegnati dal “culturale” e dalla formazione: da segretario culturale Andi Torino, presidente Andi Torino dal 2014, componente della Commissione Regione Piemonte attività ECM, componente del gruppo di lavoro nazionale “Raccomandazioni cliniche”, Segretario Culturale nazionale Andi fino alla recente presidenza di Andi Servizi, che dallo scorso luglio 2020 sembra la logica posizione per un esperto come lui. La mission di ANDI Servizi infatti, in qualità di società satellite diventata Provider ECM nel 2013, prevede di fornire strumenti e servizi utili alla formazione professionale dei dentisti associati. Forte dell’esperienza webinar online nel periodo del lock down, Andi Servizi ha sviluppato e realizzato la propria piattaforma ANDI live e-ducation nell’ambito del nuovo progetto di formazione a distanza. Ne parliamo con il neo presidente Virginio Bobba.

Dr. Bobba, da inizio luglio 2020 lei è presidente di ANDI servizi, incarico che si aggiunge alla segreteria culturale in ANDI nazionale. Data la mole di lavoro che l’aspetta, è consapevole del coraggio che ha avuto ad accettare?
Coraggio o incoscienza, in effetti la mia scelta sembra alquanto avventata e comunque dettata da una grande dose di temerarietà; in realtà nulla di tutto ciò perché ho ben chiaro l’impegno che mi attende. Innanzitutto ho risposto con la mia immediata disponibilità alla richiesta del Presidente e dell’Esecutivo di Andi Nazionale nel ricoprire il ruolo svolto fino a pochi mesi fa da Luca Barzagli, che ha assunto altri importanti incarichi in seno all’Associazione. A questo vorrei aggiungere che ho mantenuto anche la presidenza provinciale Andi Torino, una delle sezioni più attive in itala, con una platea di soci molto partecipi e attenti, ricca di problematiche professionali e normative a 360 gradi. Una bella sfida...dunque, che insieme agli oneri affronto con grande entusiasmo perché credo fortemente nei valori della vita associativa, nel confronto con i colleghi e con gli amici del Consiglio torinese, che ringrazio per la stima a per il supporto.

ANDI servizi è un termine generico, che sembra toccare tante questioni perlopiù sconosciute ai dentisti. Ci vuole dire di cosa si occupa esattamente? 


ANDI servizi è un termine generico, che sembra toccare tante questioni perlopiù sconosciute ai dentisti. Ci vuole dire di cosa si occupa esattamente?
Andi è un’associazione di categoria che svolge attività sindacale e culturale, ma che in termini statutari non ha scopo di lucro. In un ottica di innovazione manageriale dell’associazione sono state create alcune società satelliti, partecipate da Andi, che con i propri rappresentati dell’esecutivo nazionale ed altri colleghi presiede i CDA delle società. In particolare Andi Servizi ha la fondamentale Mission di fornire strumenti e servizi volti alla formazione e all’aggiornamento professionale dei dentisti attraverso una serie di corsi a distanza e di corsi residenziali, visto che dal 2013 è un Provider accreditato ECM, uno dei primi ad ottenere questa qualifica e probabilmente il primo per mole di attività in ambito odontoiatrico. Nel 2019 il numero totale di crediti erogati tra corsi residenziali e corsi FAD è stato di ben 200.000, compresi i corsi obbligatori sulla sicurezza (D.Lgs. 81/08) per lavoratori e RLS.

Dr. Bobba, tra i vari progetti, ANDI live e-ducation riguarda la formazione a distanza con nuove modalità dei corsi FAD in versione sincrona. Cosa c’è di innovativo e cosa significa in versione sincrona?
Per garantire la necessaria continuità formativa, malgrado la perdurante sospensione dei corsi residenziali, abbiamo implementato i corsi FAD, sui quali Andi aveva già una sua tangibile esperienza organizzativa costruita nel tempo, attraverso l’innovativa modalità in versione sincrona, ovvero dal vivo. Questa modalità digitale è quanto di più vicino alla realtà dei corsi residenziali. Dunque Andi può ora vantare una piattaforma di proprietà, in linea con tutti i requisiti richiesti da Agenas, per l’erogazione di questo particolare servizio che si avvale di un plus di crediti ECM, pari 1,5 per ogni ora di lezione.

Questo sistema Webinar accreditato ECM viene gestito dal nazionale oppure affidato alle sezioni provinciali con eventuali costi aggiuntivi?
Abbiamo agito su un doppio binario formativo di aggiornamento. Gli eventi nazionali sono gestiti direttamente da Andi Servizi e rivolti a tutti gli associati, come di recente il primo congresso on line sulla nuova piattaforma, con un argomento di grande attualità, la medicina del sonno, organizzato da Fondazione Andi onlus con relatori di grande esperienza didattica in rappresentanza degli atenei milanese e bolognese, con ben 150 partecipanti. A breve comunicheremo un accattivante calendario di eventi nazionali con autorevoli relatori. In parallelo la piattaforma è a disposizione delle sezione provinciali e dei dipartimenti regionali che, per condividere questo progetto educativo, potranno organizzare in piena autonomia programmi culturali per i propri associati secondo le proprie specifiche esigenze, a condizioni particolarmente vantaggiose per le sezioni convenzionate con Andi Servizi.

Dr. Bobba, una volta superata la fase pandemica è ipotizzabile che si tornerà ai corsi di aggiornamento in presenza oppure pensa che l’e-learning sarà la prassi, o quasi?
Nei prossimi mesi l’aggiornamento professionale medico e odontoiatrico sarà sicuramente condizionato dall’andamento dell’epidemia. Il lockdown ha comunque ampiamente dimostrato che la formazione a distanza può essere una valida alternativa, ma sembrano tutti concordi nell’affermare che “in presenza è un’altra cosa“. C’è il desiderio di tornare ad incontrarci, di dar vita al proficuo confronto tra relatori e colleghi su tematiche non solo cliniche. Federcongressi ha recentemente realizzato un'indagine su 2.300 operatori sanitari a livello nazionale da cui risulta che oltre il 60% è favorevole alla riapertura immediata senza ravvisare ostacoli, mentre il restante 40% si aspetta di ripartire con il 2021. In alcune aree del paese particolarmente colpite dall’epidemia, molti colleghi sono decisamente più guardinghi e per i prossimi mesi preferirebbero continuare con l’aggiornamento online. E comunque alla luce dell’attuale situazione presumo che i corsi residenziali ripartiranno lentamente e in sicurezza, ma certamente l’e-learning non verrà del tutto abbandonato, anzi troverà una propria collocazione nel panorama formativo, come una ulteriore e valida opportunità di aggiornamento per molti colleghi.