NEWS

01 ottobre 2020

XI Convegno Nazionale “Ortodonzia, Legge e Medicina legale”: il futuro è oggi

By Patrizia Biancucci



L’XI Convegno Nazionale “Ortodonzia, Legge e Medicina legale. Allineatori in terapia ortodontica: vantaggi e svantaggi”, si è svolto in formula mista (di presenza e da remoto) il 25 e 26 settembre 2020 al Rechigi Park Hotel di Modena. Se si vuole definirne il contenuto e la portata, si potrebbe dire che si è trattato di un evento dalla doppia anima, come i due temi principali che lo hanno caratterizzato: la consulenza professionale e gli allineatori.
Per una specialità odontoiatrica come l’Ortognatodonzia, che contempla soprattutto figure di consulenti, in particolar modo giovani, si può capire con quanto interesse i presenti a Modena (relatori e partecipanti alle Tavole Rotonde) e i numerosi partecipanti online abbiano seguìto l’approfondimento del tema da parte dell’avvocato Roberto Longhin, esperto in materia sanitaria.
Da decenni consulente legale dell’Ordine di Torino e del SUSO, organizzatore di questa XI edizione insieme a AIDOR, SIDO e SIOF, è stato infatti Longhin a scandagliare le più nascoste pieghe giuridiche della consulenza odontoiatrico/ortodontica, che, nel rapporto fiduciario ortodontista/paziente, introduce una terza figura, una sorta di “cuneo qualificato” che a sua volta deve sapersi meritare la fiducia concessa dal paziente al primo titolare del rapporto.
Al termine di un articolato excursus, la conclusione di Longhin è stata che, se una volta era sufficiente una stretta di mano tra collega titolare di studio e consulente, oggi è solo con una scrittura privata ben congegnata che si riesce a prevenire un conflitto tra i tre elementi del “triangolo”: paziente, titolare, consulente. Non per nulla l’avvocato ha richiamato una frase che la dice lunga sul clima che può adombrare il rapporto di consulenza, specie tra colleghi: non solo “Homo homini lupus” ma…”lupissimus”. Impietosa la constatazione finale che oggi come oggi non esiste una formula contrattuale ideale, né tantomeno, come sottolineato in un secondo intervento, un tariffario di riferimento per un equo compenso. Grazie quindi alla genericità dell’attuale normativa, la consulenza in ambito ortodontico/odontoiatrico è destinata a rimanere una chimera.
Del resto il primo relatore, Fabrizio Sanna, presidente provinciale SUSO, “promessa ” sindacale già alle prese con l’organizzazione del Congresso Nazionale nel 2021 a Torino, nel suo intervento ha richiamato quel dualismo così diffuso e problematico rappresentato dalle due figure del consulente e del collaboratore, apparentemente sovrapponibili ma ben distinte l’una dall’altra, auspicando una futura e soddisfacente contrattualizzazione collettiva, in base alla semplice constatazione che “il futuro è oggi”. Questo per impedire che la regolamentazione contrattuale del rapporto rimanga, come avviene attualmente, appannaggio del capitale nella cosiddetta Odontoiatria organizzata. Una serie di interventi a carattere squisitamente medico-legale di eminenti relatori, tra i quali Di Lorenzo, Buccelli, Ceretti, Barbuti, Betti, ha aggiunto ulteriori elementi di approfondimento circa la complessità del problema.
Preceduto dalla “lectio magistralis” di Massimo Ronchin, sulla “mascherina estetica, la biomeccanica in evoluzione, evidenze scientifiche, letteratura e responsabilità professionali”, si è finalmente dato spazio al tema dominante del Convegno: gli allineatori e i loro “vantaggi e svantaggi” mediante una vivace Tavola Rotonda con i Presidenti delle Società organizzatrici e coordinata da Antonio Pelliccia. Ma la grande novità è stata la partecipazione delle Aziende tra le più note della produzione di allineatori (Invisalign, Arc Angel, Nuvola, F22 e Air Nivol) con interventi che indicano l’inizio e l’evolversi di un dialogo che, per quanto talvolta problematico, è considerato da tutti necessario, fermo restando quanto ribadito anche da un rappresentante aziendale “il primo innovatore rimane pur sempre il medico”.

Tra gli spunti di riflessione emersi qua e là dalla Tavola rotonda, “gli allineatori sono farmaci, indispensabile conoscerli”, la diagnosi “momento fondamentale nel trattamento” sempre e comunque affidata al medico, “necessario il dialogo con le Autorità per la loro rintracciabilità”, necessario il dialogo Azienda/Università/Professione, in primo piano l’opportunità di formazione/specializzazione dell’ortodontista, per evitare le conseguenze giuridiche minuziosamente illustrate da Claudio Buccelli.
Se l’intervento delle Aziende ha rappresentato in sé uno degli aspetti più significativi dell’evento di Modena, nella dinamica del Convegno un altro episodio ha segnato un momento importante, a conferma dell’unità d’intenti tra le rappresentanze di categoria: il messaggio di saluto via Skype del Presidente nazionale ANDI, Carlo Ghirlanda, di cui era stata preannunciata la partecipazione, impedita da un incontro con il ministro Speranza. Un congresso dunque che lascia dietro di sé una scia di fermento destinato a “governare” il cambiamento nei vari ambiti del settore odontoiatrico, da quello clinico/scientifico con la proprie etica e le propria responsabilità, a quello aziendale con le proprie logiche di mercato e di profitto.