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05 giugno 2020

SISIO: portatori di una nuova cultura della Salute Orale

By Patrizia Biancucci



La storia di Olivia Marchisio, igienista dentale, è emblematica di un percorso partito una ventina d’anni fa quando fu istituito il corso di laurea in Igiene dentale che, a quei tempi, sembrava quasi inutile visto che nella maggior parte degli studi dentistici c’era l’assistente storica che faceva semplicemente la “pulizia dei denti”, senza una preparazione specifica e con la sola esperienza sul campo. Oggi tutto questo appartiene a un passato che si è evoluto nella stessa categoria degli Igienisti e la Marchisio lo rappresenta, con la sua Laurea in Igiene Dentale nel 2005 e il titolo della tesi “Valutazione clinica e perimplantare di healing-abutment Osseotite® versus abutment standard”, che le ha fruttato un bel 110 con Lode e Dignità di Stampa. L’Igienista di Pinerolo ha rivolto lo sguardo sul mondo, prima in Italia nel 2007 con la fondazione di una vera e propria società scientifica per Igienisti dentali, SISIO, di cui è attuale presidente, poi oltre oceano negli USA fino a ricoprire la carica di Presidente Eletto Oral Health Research Group (OHRG), uno dei numerosi gruppi di ricerca dello IADR (International Academy Dental Research). La sua passione per la ricerca scientifica e la volontà di “non finire mai di imparare” hanno contribuito ad elevare la figura dell’igienista da semplice “pulitrice di denti” al ruolo che attualmente è ormai riconosciuto e consolidato: professionisti preparati, portatori di una nuova cultura della Salute Orale, sia come membri attivi del team odontoiatrico, sia come professionisti autonomi, costantemente aggiornati, insostituibili nella difficile opera di prevenzione, di istruzione del paziente, di fidelizzazione e di compliance. Infine possiamo dire che un’igienista scientificamente rigorosa, proattiva con l’odontoiatra e con il paziente, veloce a intercettare situazioni orali con collegamenti a patologie sistemiche, fa la differenza in uno studio odontoiatrico.

Dott.ssa Marchisio, lei è Presidente SISIO, Società di Scienze dell’Igiene Orale, quindi una società scientifica nata con quale Mission? E quali i rapporti con le vostre associazioni di categoria?
SISIO, Società di Scienze dell’Igiene Orale, nasce nel 2007 dall’idea di cinque colleghe igieniste dentali di lavorare per una maggiore autonomia culturale della nostra figura professionale, impegnandosi nella promozione e nella produzione di lavori scientifici di alto livello. Le Socie Fondatrici della SISIO sono Annamaria Genovesi, Gianna Maria Nardi, Consuelo Sanavia, Chiara Lorenzi ed io.
Da sempre la nostra società scientifica si è adoperata nell’organizzazione di congressi e corsi specifici mirati alla crescita scientifica della nostra professione.
SISIO, prima società scientifica in Italia di Igienisti dentali, ha quindi lo scopo di divulgare la prevenzione dal punto di vista della ricerca e della scienza, mentre le nostre associazioni di categoria perseguono scopi di natura sindacale, di tutela e difesa della professione. Negli anni, attraverso la creazione di “working group SISIO”, abbiamo creato position paper e ricerche sui più svariati argomenti, tutti sempre legati alla prevenzione.
La stesura di queste pubblicazioni vuole essere di ausilio ai colleghi e fornire un valido aiuto per innalzare il livello clinico e scientifico. Dati gli attuali orientamenti di interdisciplinarietà, questa crescita è necessaria per poter dialogare allo stesso livello con le altre figure professionali dell’area medica, passando così da semplici collaboratori a figure di spicco nella prevenzione delle malattie del cavo orale, sempre più collegate con molte patologie sistemiche come risulta dai recenti sviluppi scientifici. L’obiettivo del 2020 è ambizioso: fondere le esigenze cliniche con la necessità gestionale dello studio dentistico, in relazione all’approccio e al management clinico quotidiano del paziente pediatrico. L’esigenza odierna è infatti quella di integrare in maniera funzionale i protocolli clinici avanzati, aggiornati dalla ricerca scientifica e messi a disposizione del clinico per una più efficace gestione del paziente, anche in termini di timing, di fidelizzazione e di compliance.


IADR (International Academy Dental Research), “network” di comunicazione a livello mondiale con 11 mila membri. Una specie di OMS dell’Odontoiatria?
Lo IADR, “tempio” della ricerca, è un’organizzazione storica che quest’anno avrebbe dovuto festeggiare i 100 anni con il Congresso di Marzo 2020 a Washington D.C. e purtroppo annullato a causa della pandemia Covid-19.
La vision di questa Accademia di Ricerca internazionale è quella di “migliorare la salute orale nel mondo attraverso la ricerca e la divulgazione della scienza”.
Partecipare ad uno dei suoi congressi ti “spalanca le porte” al mondo e ai confini infiniti della ricerca in Odontoiatria. Persone che provengono da ogni angolo del pianeta, con le più svariate tradizioni e culture, ma tutte con un solo grande obiettivo e una profonda passione: la ricerca della salute orale e cranio-facciale nel mondo odontoiatrico. Ormai più di 10 anni fa sono stati il grande prof. Robert Genco, past president IADR, e sua moglie Frances ad avvicinarmi a questa realtà e ne sono rimasta entusiasta: un modo per “non finire mai di imparare” e per capire i nuovi trend e le nuove tecnologie. Talmente entusiasta che mi sono iscritta alla sezione del Oral Health Research Group e, di lì a poco, fatica dopo fatica, aggiudicarmi nel 2012 un premio di Ricerca internazionale, il “Colgate Oral Health Research Group Award”, fino a ricoprire l’attuale carica di Presidente Eletto.
Ho anche avuto la fortuna di partecipare ad un summer camp, organizzato dalla sezione europea dello IADR presso l’Universidad Complutense di Madrid che aveva come argomento il BIOFILM: metodi di isolamento, identificazione e messa in coltura. Sono stati quattro giorni di formazione a dir poco fantastici, insieme a colleghi provenienti da diversi Paesi d’Europa.

Dott.ssa Marchisio, lei ricopre il ruolo prestigioso di Presidente Eletto Oral Health Research Group (OHRG), uno dei numerosi gruppi di ricerca dello IADR. Com’è organizzato e quali i progetti concreti?
Come detto, l’Oral Health Research Group è uno dei gruppi scientifici /network dello IADR. Il suo obiettivo è quello di promuovere la salute orale attraverso il supporto della ricerca nelle aree di prevenzione, attività evidence-based e terapie che promuovono la salute orale. L’OHRG è aperto a tutti i professionisti, di preferenza igienisti dentali, appassionati di ricerca nel mondo della prevenzione e appartenenti allo IADR. Per chi fosse curioso di avere informazioni invito a visitare le pagine web www.iadr.org e https://www.iadr.org/IADR/Join-Renew/Groups-Networks/Oral-Health-Research-Group.
Attualmente l'OHRG rende merito ai migliori risultati scientifici attraverso due premi: uno ai giovani ricercatori che premia le ricerche originali e innovative, volte al miglioramento della salute dentale pubblica e allo sviluppo di prodotti per l’igiene e la prevenzione delle malattie orali. Un altro premio invece a un membro OHRG, con preferenza un Igienista dentale, che riconosce come meritoria un’attività di ricerca. In ultimo, ma non meno importante, l’OHRG partecipa con altri gruppi scientifici all’organizzazione di simposi tematici, workshops e oral presentations.

“Dalla gravidanza all’adolescenza: percorso clinico e gestionale in odontoiatria” XI congresso SISIO del 19 giugno 2020. Su cosa verte? Perché partire dal ventre materno?
La SISIO è ormai giunta al suo XI Congresso Nazionale che quest’anno ha voluto concentrarsi su una fascia d’età fondamentale per la prevenzione primaria e secondaria. Il paziente pediatrico è infatti cruciale per l’acquisizione di pratiche di igiene orale ottimali e durature nel tempo. Tali pratiche però, non possono prescindere da un controllo dello sviluppo ottimale della dentatura, delle abitudini alimentari, delle corrette fasi diagnostiche e intercettive. Proprio per questo il congresso di quest’anno, oltre agli igienisti dentali, vedrà coinvolti diversi membri del team odontoiatrico, per ottimizzare i protocolli di prevenzione nel bambino. Se parliamo di Team, oltre ai protocolli clinici, è imprescindibile saper definire anche i “protocolli gestionali “ per il corretto follow up del paziente.
Infine, durante il working group SISIO del 2019, improntato proprio sulla ricerca di protocolli ottimali che presenteremo in questa sede, è nata un’ulteriore domanda: quando è giusto considerare il paziente pediatrico in quanto tale? Dalla nascita o già dal ventre materno nelle sue fasi di sviluppo prenatale? Ecco spiegato il motivo per cui la fascia pediatrica è stata volutamente estesa dalla gravidanza fino all’adolescenza.
Vi aspetto numerosi per scoprire insieme un percorso “lungo una vita” e spesso sottovalutato nei suoi aspetti di pura prevenzione e di intercettazione precoce riguardo eventuali problematiche locali e/o sistemiche.

Dott.ssa Marchisio, come riesce a conciliare vita familiare e incarichi professionali impegnativi, con la sua attività clinica di Igienista dentale?
Questa è una bella domanda: è difficile, molto difficile conciliare il tutto, però la passione rende le cose un po’ più “facili”. Sicuramente la parola d’ordine è ORGANIZZAZIONE e per questo ringrazio la mia famiglia che mi supporta, anche dopo il recente arrivo dei due gemellini. Un ulteriore nuova sfida: riuscire a conciliare la vita lavorativa, la passione per la ricerca e la famiglia allargata con i tre bimbi che mi aspettano a casa sempre sorridenti!