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11 aprile 2020

Gli Odontoiatri si preparano alla Fase 2: riaprire gli studi in piena sicurezza per pazienti, professionisti e collaboratori. Iandolo (CAO) ai cittadini: “L’emergenza continua, restate ancora a casa”

L’industria degli eventi e della Live Communication
lancia un grido di allarme: servono aiuti concreti alle aziende e un piano di ripartenza
Milano, 27 aprile 2020: senza eventi, concerti, convention, congressi, fiere, il nostro Paese perde visibilità nel mondo, fatturato interno e mette a rischio una industry che raccoglie circa 570mila lavoratori.
Un grido d’allarme che arriva non solo dalle voci note di Tiziano Ferro, Vasco Rossi e Laura Pausini, ma soprattutto da agenzie, associazioni e imprese del mondo degli eventi, dei congressi e della Live Communication, che si sono riuniti sotto l’hashtag #ItaliaLive, un progetto che vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni una grave crisi economica e sociale che sta attraversando il settore.

By Comunicato Stampa FNOMCeO



Anche gli Odontoiatri si preparano alla fase 2. In un Comunicato sul sito della Fnomceo si annuncia è stato istituito dalla Commissioni Albo Odontoiatri (CAO) un tavolo di lavoro dedicato che comprende tutte le componenti dell’Odontoiatria: da quella ordinistica, a quella sindacale, da quella universitaria a quella previdenziale. Il Tavolo, coordinato dal Presidente nazionale CAO Raffaele Iandolo, si è riunito il giorno 8 Aprile per la prima volta, su una piattaforma streaming.

“Come è noto, attualmente gli studi odontoiatrici sono di fatto chiusi, ma disponibili a garantire le esigenze di urgenza di alcune prestazioni non differibili, al fine di limitare gli spostamenti dei cittadini dalle loro abitazioni – spiega il Presidente CAO, Raffaele Iandolo -. L’ emergenza continua, e con essa le misure finalizzate a evitare il contagio”.

“In ogni caso, già oggi andare dal dentista, in caso di intervento urgente e indifferibile, è sicuro – precisa Iandolo -. Con un atto di grande responsabilità, la Professione si è data autonomamente la regola di limitare le prestazioni alle urgenze, in modo da amplificare le misure di distanziamento sociale che stanno dando i primi risultati in termini di contenimento dell’epidemia. È bene, dunque, che i cittadini continuino, per quanto possibile, a rimanere a casa, lasciando ai professionisti il compito di lavorare per la tutela della loro salute, in vista anche di una auspicata riapertura degli studi”.

Molte sono state, in questo periodo, anche le fake news sul Covid-19, tanto che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha parlato di ‘infodemia’. Di queste, parecchie hanno riguardato l’Odontoiatria. “Si sono susseguite, da parte di diverse fonti, più o meno attendibili, informazioni false e fuorvianti, o anche semplicemente contrastanti tra di loro – precisa Iandolo -. Il consiglio che possiamo dare ai colleghi e ai cittadini è di dare ascolto solo alle informazioni istituzionali, che arrivano cioè dal Ministero, dalla stessa OMS e, per quanto riguarda l’Odontoiatria, dalla CAO”.

Sette le direttrici su cui il Tavolo si muoverà: le conoscenze scientifiche sul virus, le modalità di diffusione, l’epidemiologia, la diagnosi; l’eventuale screening dei pazienti tramite test rapidi e sierologici; la protezione del paziente; quella degli operatori sanitari; la sanificazione degli ambienti; le istruzioni sull’uso ottimale dei dispositivi individuali di protezione; gli aspetti organizzativi.

“L’obiettivo è quello di offrire a tutti gli odontoiatri italiani riferimenti certi, di carattere scientifico e anche di pratica organizzazione, per garantire la tutela della loro salute e quella dei loro pazienti – aggiunge Iandolo -. A tal fine, verranno ascoltati scienziati autorevoli sugli aspetti diagnostici, organizzativi e di prevenzione relativi al COVID 19, e saranno coinvolte anche tutte le figure del settore odontoiatrico interessate alla riapertura degli studi”.

“Il Tavolo si riunirà più volte anche nelle prossime settimane – conclude -, per giungere quanto prima a soluzioni condivise e pienamente esaurienti che, una volta sottoposte a validazione del Ministero della Salute, verranno messe a disposizione di tutti i dentisti italiani”.