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06 novembre 2020

L'AISO tra emergenza sanitaria, formazione e nuovi orientamenti universitari

Intervista al presidente Byung Chan Kim

Redazione Management Odontoiatrico

Buongiorno dott. Kim, ci racconta brevemente da quando è entrato in carica come presidente dell’AISO e a che anno del percorso universitario si trova e a che università è iscritto?
Buongiorno, ho concluso recentemente gli studi presso l’Università degli Studi di Foggia. Sono entrato in carica come Presidente Nazionale AISO durante l’Assemblea svoltasi a Pavia ad ottobre 2019, dopo aver ricoperto in precedenza il ruolo di Exchange Officer a livello locale e nazionale in AISO e la carica di Regional Director of Europe nello IADS (International Association of Dental Students), e ricoprendo al contempo per l’anno associativo 2019-2020 la carica di International Exchange Officer presso lo IADS.

Quali sono i progetti della sua presidenza? Qual è la mission dei prossimi anni dell’AISO?
Rimanendo sulla scia dei progetti avviati dal mio predecessore e da quelli ancora prima, l’obiettivo è quello di rappresentare gli studenti di Odontoiatria e Protesi Dentaria a livello nazionale presso gli organi e le associazioni di categoria e fornire un collegamento tra il mondo accademico e quello professionale.
L’AISO è un organo di rappresentanza studentesca ed è nata con fini sindacali. Era quindi uno degli obiettivi quello di continuare a far presente le varie problematiche che gli studenti affrontano nel corso della loro formazione accademica. Nello specifico quest’anno gli argomenti trattati con organi come la FNOMCeO, la Conferenza Permanente dei Presidi di Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e il CDUO sono stati lo svolgimento dei tirocini, il numero programmato e l’entrata dei neolaureati nel mondo del lavoro. L’attuale situazione sanitaria ci ha portato a ripiegare in parte gli obiettivi iniziali e concentrarci sull’influenza della situazione sulla formazione degli studenti.
Non solo, nel corso di quest’anno abbiamo avviato le procedure per l’apertura di due nuove sedi, L’Aquila e Roma “La Sapienza”; abbiamo ampliato il numero di partner che collaborano con AISO, tra cui possiamo contare Arianto, Align, COI-AIOG giusto per citare alcuni nuovi partner; tramite il Past President Dott. Gregorio Tortora è in corso un collegamento con gli specializzandi, per continuare a fornire supporto ai neolaureati che proseguiranno con il percorso di studi; abbiamo rafforzato il rapporto con il CDUO con una rappresentanza AISO durante la cerimonia di premiazione dei poster realizzati per il CDUO 2020; e per la prima volta abbiamo collaborato con UNIDI per poter realizzare dei corsi dedicati agli studenti durante l’ExpoDental.
L’obiettivo per il futuro è quello di continuare ad affermarci come sindacato studentesco a livello nazionale, soprattutto in tempi di grandi cambiamenti come quelli di oggi ed offrire ai nostri soci ulteriori opportunità di approfondimento formativo.


Quali sono le problematiche e le difficoltà degli studenti universitari di odontoiatria in questo momento?
La problematica più grande al momento è sicuramente l’emergenza sanitaria che ci troviamo a fronteggiare, emergenza che ha influito grandemente sulla formazione. A seconda della sede gli studenti seguono le lezioni in presenza, a distanza o con modalità mista, con esami effettuati seguendo le stesse modalità. Soprattutto però vi sono sedi in cui il tirocinio nei reparti non è ancora possibile, ostacolando la formazione degli studenti degli ultimi anni e soprattutto del sesto anno, il cui programma consiste principalmente di attività cliniche. Non solo, viene a mancare anche l’aspetto d’interazione fisica in ambiente universitario, aspetto da non sottovalutare, in quanto viene meno il confronto che si può avere sia con i professori che con i colleghi studenti, importantissimo sia per approfondire gli argomenti discussi a lezione che per creare dei rapporti personali.

Ritiene che ci siano delle lacune nel percorso formativo per quanto riguarda gli aspetti inerenti alla gestione dello studio odontoiatrico, della professione e altre materie quali marketing e odontoiatria legale?
Purtroppo sì. In molte università vi è una formazione incentrata sulle materie cliniche, con poca attenzione riservata ad altri aspetti della professione che sono però parte integrante della stessa. Più volte ho visto studenti rimanere disorientati una volta conseguita la laurea per mancanza di conoscenze anche su argomenti basilari come calcolare le spese di uno studio, stabilire il prezzo di una prestazione, ma anche su come iscriversi all’Ordine o aprire una partita IVA. C’è da dire però che la situazione sta migliorando grazie al progetto “Avviamento alla professione” realizzato da CAO, AIO, ANDI ed ENPAM, che prevede degli insegnamenti frontali per gli studenti del VI anno con argomenti che spaziano dai consigli pratici legati agli iter burocratici amministrativi e autorizzativi a quelli più strettamente legati alla professione quali ECM, la corretta comunicazione odontoiatra-paziente e tutti gli aspetti etico-deontologici finalizzati a completare la formazione di un Odontoiatra.

Quali sono le motivazioni che spingono un giovane ad iscriversi al corso in odontoiatria e quali sono le reali prospettive percepite?
Le motivazioni possono essere molto varie, vi sono ragazzi che si iscrivono per continuare al termine l’attività familiare, altri che si iscrivono perché ispirati dall’odontoiatria che li ha curati, o semplicemente cercano un mestiere che possa renderli economicamente stabili. Per quanto riguarda le prospettive queste cambiano nel corso degli anni. Non nascondo che, soprattutto per gli studenti non figli d’arte, vi sono parecchie preoccupazioni sul riuscire a trovare occupazione nel post laurea, situazione aggravata anche dall’emergenza sanitaria. Molti sono i neolaureati che scendono a numerosi compromessi pur di potersi inserire all’interno di una struttura.

Avendo sottoscritto accordi con diverse realtà come la COI-AIOG, ritiene che l’AISO debba far parte della filiera “allargata” dell’odontoiatria non solo a livello accademico ma anche in relazione alle aziende e alle associazioni scientifiche?
Assolutamente. Attualmente l’AISO ha già rapporti di collaborazione con molte aziende, società scientifiche e realtà sindacali. Il nostro obiettivo è quello di poter offrire ai nostri soci tramite queste collaborazioni offerte formative con corsi pratici organizzati con le aziende e borse di studio offerte dalle società, e fare in modo che gli studenti abbiano già coscienza delle realtà sindacali e scientifiche e delle aziende con cui avranno a che fare una volta divenuti professionisti.

Quali sono le rivendicazioni dell’AISO oggi? E quali sono i vantaggi per i soci?
Al momento ci concentriamo sull’influenza della situazione sulla formazione. Sicuramente vi sono diverse difficoltà, ma è nostro interesse che sia garantita anche tramite misure alternative la formazione dello studente rispettando quello che è il piano di studi. Una volta superata questa situazione potremo tornare a concentrarci su altre problematiche. Nell’ultimo periodo argomento scottante è stato anche quello della laurea abilitante, causa per cui ci siamo sempre battuti ma che è diventata più pressante dopo la laurea abilitante in Medicina e Chirurgia, e per la quale ci siamo interfacciati con il Prof. Lo Muzio, Presidente della Conferenza Permanente dei Presidi di Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Siamo quindi al momento in attesa dell’approvazione del disegno di legge, informandoci nel frattempo sui cambiamenti che ciò comporterà per il programma di studi. I vantaggi per i nostri soci sono molteplici. Come dicevo prima AISO nasce come sindacato ed è nostro obiettivo far presente attraverso i canali ufficiali le problematiche riscontrate e riportate dai soci. Inoltre AISO offre accesso a molti corsi formativi a titolo gratuito, iscrizione gratuita ai sindacati e a quota ridotta alle società scientifiche e alle loro attività, scontistica dedicata con tutte le aziende nostri partner.