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26 marzo 2020

Ancad e Unidi insieme a fianco del dentale per un comune impegno alla ripresa del settore

L’industria degli eventi e della Live Communication lancia un grido di allarme: servono aiuti concreti alle aziende e un piano di ripartenza
Milano, 27 aprile 2020: senza eventi, concerti, convention, congressi, fiere, il nostro Paese perde visibilità nel mondo, fatturato interno e mette a rischio una industry che raccoglie circa 570mila lavoratori.
Un grido d’allarme che arriva non solo dalle voci note di Tiziano Ferro, Vasco Rossi e Laura Pausini, ma soprattutto da agenzie, associazioni e imprese del mondo degli eventi, dei congressi e della Live Communication, che si sono riuniti sotto l’hashtag #ItaliaLive, un progetto che vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni una grave crisi economica e sociale che sta attraversando il settore.

By Comunicato Stampa ANCAD

ANCAD, Associazione Nazionale Commercio Articoli Dentali, e UNIDI, Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane, fanno appello allo spirito di responsabilità di tutti affinché presto, insieme, si possa tornare a parlare di crescita.

L’Italia, il mondo intero, sta combattendo una dura battaglia contro il Covid-19, e tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, a partire dal rispetto delle indicazioni che giungono dal Governo, per contrastare il virus attraverso misure, anche drastiche, necessarie al contenimento dei contagi.

Il nostro plauso e la nostra riconoscenza vanno a operatori sanitari, Forze dell’Ordine e a tutti quelli che sono impegnati in mansioni indispensabili per la comunità che si stanno prodigando eroicamente. La nostra filiera inevitabilmente soffre della situazione, ma è necessario tenere presente che oggi, oltre all’evitare il diffondersi del contagio, è di primaria importanza evitare il blocco della nostra economia.

Strumenti straordinari a tutela del nostro settore sono stati emanati ed altri sono in via di adozione da parte del Governo e delle Istituzioni, ma è richiesto il massimo impegno di tutti verso un sistema che rischia il collasso, perché solo insieme possiamo sperare di superare questa emergenza. Il nostro monito va a chi, nascondendosi dietro questa drammatica situazione, decida di approfittare meschinamente del momento, stabilendo di non onorare impegni già presi.

Nostro dovere di imprenditori è tutelare il lavoro, mantenere continuità negli approvvigionamenti, onorare i nostri debiti ricorrendo anche a strumenti bancari di credito, se necessario. La rete imprenditoriale è sempre stata la forza della nostra nazione, il vero cuore pulsante dell’Italia, e non sarebbe ammissibile osservare atteggiamenti di chiusura finalizzati a interessi personali.

Il mancato rispetto delle scadenze determina inevitabilmente un inasprimento dei meccanismi di recupero a tutela della singola azienda, generando nel nostro settore un clima di salvaguardia, impedendo così che si creino le condizioni per superare la crisi e poter quindi aiutare chi più di altri si trovasse in difficoltà.

Facciamo appello allo spirito di responsabilità di tutti per poter presto parlare insieme di crescita e nuovi impulsi per la nostra bella Italia.