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17 marzo 2020

Odontoiatri italiani uniti nell’emergenza

L’industria degli eventi e della Live Communication lancia un grido di allarme: servono aiuti concreti alle aziende e un piano di ripartenza
Milano, 27 aprile 2020: senza eventi, concerti, convention, congressi, fiere, il nostro Paese perde visibilità nel mondo, fatturato interno e mette a rischio una industry che raccoglie circa 570mila lavoratori.
Un grido d’allarme che arriva non solo dalle voci note di Tiziano Ferro, Vasco Rossi e Laura Pausini, ma soprattutto da agenzie, associazioni e imprese del mondo degli eventi, dei congressi e della Live Communication, che si sono riuniti sotto l’hashtag #ItaliaLive, un progetto che vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni una grave crisi economica e sociale che sta attraversando il settore.

By Maria Sofia Rini



L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci impone maggiori responsabilità e la necessità di sacrifici. Nulla da sottovalutare, ma uno stimolo a ragionare. Il nostro ottimismo ci fa pensare (o sperare) che tutto passerà più o meno in fretta, ma quanto sta accadendo lascerà una traccia indelebile.

Siamo grati a chi quotidianamente, senza sosta, negli ospedali, seppur stremato, continua a prestare assistenza, rischiando in prima persona. Etica, professionalità, senso di una professione al servizio degli altri. La nostra professionalità oggi ci impone scelte importanti pesanti e difficili. Scelte dettate dalla necessità, dalle conoscenze e dal buon senso. Scelte per ora non imposte per norma, ma che nascono dal dovere di tutelare i nostri pazienti, il nostro personale, noi stessi e le nostre famiglie. Scelte che ci pesano e ci peseranno, ma che sono necessarie.

La gran maggioranza di noi non può ignorare stipendi da pagare, contributi, mutui, affitti, rette universitarie, tasse e contributi vari. Tutti speriamo in provvedimenti governativi che ci aiutino a riprendere con serenità la nostra attività.

In questo periodo buio, forse per la prima volta, però, rilevo un dato fortemente positivo: ho avuto il sentore di una categoria professionale veramente unita. Uniti nel farsi carico della salute della popolazione, uniti per dimostrare professionalità.

Quanto sta accadendo ci ha reso più consapevoli e pronti a mettere in campo tutte le nostre conoscenze e i mezzi a nostra disposizione, compresa la necessità di fermarci o di limitare la nostra attività alle sole urgenze. È opportuno meditare e far tesoro anche di questa brutta esperienza, ci sarà utile per lavorare con maggiore serenità e consapevolezza domani.