NEWS

08 ottobre 2019

Si rinnova la soddisfazione in conclusione del III Congresso di Management dello studio e della professione odontoiatrica

L’industria degli eventi e della Live Communication lancia un grido di allarme: servono aiuti concreti alle aziende e un piano di ripartenza
Milano, 27 aprile 2020: senza eventi, concerti, convention, congressi, fiere, il nostro Paese perde visibilità nel mondo, fatturato interno e mette a rischio una industry che raccoglie circa 570mila lavoratori.
Un grido d’allarme che arriva non solo dalle voci note di Tiziano Ferro, Vasco Rossi e Laura Pausini, ma soprattutto da agenzie, associazioni e imprese del mondo degli eventi, dei congressi e della Live Communication, che si sono riuniti sotto l’hashtag #ItaliaLive, un progetto che vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni una grave crisi economica e sociale che sta attraversando il settore.

By Carola Murari



Per il terzo anno consecutivo si è svolto a Marina di Carrara, il 27 e il 28 settembre, il Congresso di Management Odontoiatrico. Il primo anno è sempre una grande sfida: il lancio di una novità quale quella appunto di un convegno focalizzato sul management della professione odontoiatrica in grado di coinvolgere l’intero team dello studio. Il secondo anno è un rilancio del successo del primo, ne persegue l’entusiasmo e ne rinnova le tematiche.
Ed eccoci al terzo anno: il numero tre simboleggia la creatività, la capacità di trasformare la conoscenza acquisita ed elaborare nuovi sistemi di comunicazione superando la visione parziale e riduttiva del dualismo. È quanto abbiamo mirato ad ottenere servendoci di un tema così impattante quale la diagnosi, proprio a partire dal suo significato etimologico del “attraverso il riconoscere”. Contattati i relatori provenienti dai diversi settori multidisciplinari, caratteristica propria anche delle edizioni precedenti, sono stati strutturati diversi percorsi che coinvolgessero davvero ogni membro del team e, a sentire i commenti dei congressisti durante i coffee break e la cena sociale di venerdì sera, è emersa senza dubbio questa sensazione di reale partecipazione e concretezza degli interventi.
Tre come desiderio di trasformazione della conoscenza. Fin dalla prima relazione nella sala plenaria di venerdì mattina, dopo il tradizionale benvenuto dell’organizzatrice Patrizia Gatto che ha ringraziato partecipanti, relatori, moderatori, sponsor e l’intero team, Aurelio Gisco ha posto l’attenzione sulla generazione di valore per il paziente e, a seguire, il Prof. Ugo Covani ha tenuto una vera e propria lectio magistralis sui capisaldi della diagnosi. Entrambi i contributi, così come i successivi, estremamente in linea con il bisogno di andare oltre assunti teorici che poco hanno a che fare con le esigenze pratiche ed operative di ogni giorno degli operatori di uno studio odontoiatrico. Pertanto sì, trasformazione della conoscenza in casi concreti di successo e crescita della propria attività come nel caso del Dott. Cappellin che ha raccontato la sua esperienza imprenditoriale in cui la prima visita è diventata un momento di sicuro successo per il paziente in primis e per l’intero studio in seconda battuta. Concretezza ed efficacia anche durante i case report del dott. Bini e del dott. Fazioni a conclusione della giornata di sabato in cui il ruolo del digitale nel fare diagnosi è tornato a spiccare.
Rimettere al centro il momento diagnostico significa ripartire anche dagli spazi dedicati alle prime visite e riorganizzare tutt’intorno l’intero flusso di lavoro di odontoiatri, igienisti, assistenti, customer care e segretarie. A questo proposito non potevano certo mancare sessioni dedicate agli igienisti e alle assistenti e segretarie: la centrale sinergia diagnostica tra odontoiatra ed igienista, il ruolo della segreteria nell’incrementare in numero di preventivi accettati in conclusione di prime visite, la formula vincente della customer care e gli elementi psicologici in azione nel rapporto medico-paziente fin dal suo ingresso per la prima volta in studio.
Un congresso che non si limita alla partecipazione alle sessioni dei relatori del ricco programma: un congresso che è un’esperienza. Un incontro, prima di tutto. I partecipanti hanno, infatti, avuto come sempre l’opportunità di colloquiare direttamente con i relatori e i consulenti aziendali talvolta già richiedendo un feedback sulla propria attività in studio e/o programmando nell’immediato futuro una proficua collaborazione. Un congresso che è esperienza performante per ciascuno: non ci sono standardizzazioni, tutto è ricercato e curato perché si adatti ai bisogni dei singoli e questo, ad onor del vero, da sempre ci viene riconosciuto con gratitudine anche da rinomati relatori abituati ad essere ospitati ad eventi internazionali.
Un arrivederci al 2020. Ancora una volta con grandi idee e obiettivi. Di successo, si intende.
Le prime video interviste dei principali relatori del congresso sono disponibili sul sito www.managementodontoiatrico.it a cui seguiranno le prossime pubblicazioni.