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17 dicembre 2020

L’odontoiatria sociale in rete con COI

By Patrizia Biancucci

L’Odontoiatria Sociale è un tema che interessa fasce sempre più ampie della popolazione.
Dalla Caritas arrivano dati allarmanti: nel periodo tra maggio e settembre 2020, rispetto al 2019, i “nuovi poveri” sono passati dal 31% al 45% a causa dell’emergenza Covid e quasi una persona su due si rivolge alla Caritas per la prime volta. Si tratta in particolare di famiglie con minori, donne, giovani, persone in età lavorativa, nuclei italiani per il 52% rispetto al 47,9% dello scorso anno. Uno scenario che non prevede certo la visita dal dentista, ma Torino offre servizi e strategie odontoiatriche grazie alle associazioni di volontariato, confluite fin dal maggio 2015 nel progetto Odontoiatria Sociale in Rete, tutte con la stessa mission: rispondere al crescente bisogno di cure odontoiatriche da parte delle fasce deboli della cittadinanza, lavorare insieme, rafforzare il sistema di cure gratuite e ottimizzare le attività di rete tra le associazioni coinvolte, per migliorare la gestione dei pazienti, le liste d’attesa, le risorse e la comunicazione. Basti sapere che ogni anno sono garantite almeno 12.000 prestazioni odontoiatriche, ortodontiche e protesiche a più di 3.000 pazienti tra adulti, adolescenti e bambini. Il COI, Cooperazione Odontoiatrica Internazionale, nata nel 1993 da un’idea del suo fondatore Giancarlo Vecchiati, fa parte del progetto Odontoiatria Sociale in Rete sebbene operi anche nei Paesi a basso reddito oltre che in Italia. Nel 2006 COI ha trasferito la propria sede presso i locali della Dental School di Torino e, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, ha istituito il Master universitario di I livello “Sviluppo della salute del cavo orale nelle comunità svantaggiate e nei Paesi in via di sviluppo” allo scopo di preparare gli operatori ad attività lavorative di volontariato nel campo della solidarietà e della cooperazione internazionale.

Dr. Vecchiati, tra le tante attività pluridecennali possiamo dire che i dentisti volontari del COI riservano una particolare attenzione ai minori maltrattati?
È più corretto dire che nel rispondere ad un bisogno immediato di salute orale o alla necessità di realizzare programmi di promozione della salute orale e globale, COI mantiene il proprio ruolo di responsabilità sociale, diventa la voce di chi non ha voce, è testimone di svantaggio sociale e di disuguaglianze poco conosciute dai dentisti italiani. Tra questi ci sono i minori non accompagnati richiedenti asilo, quelli dei quartieri periferici della Città metropolitana o delle comunità affido. Per questo motivo sempre più spesso svolgiamo attività di formazione ed advocacy, segnalando e sollecitando l’attenzione dei dentisti verso realtà misconosciute, tra cui i minori maltrattati. La nostra ultima iniziativa risale allo scorso 28 novembre 2020 a Torino, quando abbiamo organizzato il IV convegno “Maltrattamento e trascuratezza dentale dei Minori “ insieme alla Medicina legale dell’Università, patrocinato dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Torino. Lo scopo era evidenziare il ruolo preventivo di odontoiatri, igienisti dentali e pediatri nell’intercettare, riconoscere e fare referto di violenze e maltrattamenti sui minori, spesso provenienti dalle fasce deboli della popolazione. E siamo talmente felici dell’interesse ricevuto che abbiamo deciso di inserire il tema dei minori maltrattati nel Master Universitario previsto per Marzo 2021, dove verranno presentati i vari aspetti clinici multidisciplinari e la rete di competenze a disposizione dei dentisti per la loro pratica quotidiana.

In questa fase di nuove povertà il COI ha sicuramente bisogno di volontari e di risorse finanziarie per riuscire a fornire il maggior numero di prestazioni. Vuole fare un appello a Odontoiatri e Cittadini?
In questo anno di emergenza Covid, la richiesta di prestazioni odontoiatriche da parte di persone sofferenti e in grave stato di bisogno economico è aumentata e nel 2021 aumenterà ancora. Purtroppo, e per la prima volta in tanti anni, i nostri ambulatori, perfettamente a norma per la sicurezza dei pazienti e degli operatori, sono chiusi, mentre le liste d’attesa aumentano e i dentisti volontari scarseggiano, a dispetto del tanto parlare di Natale e di solidarietà umana. Ma nonostante tutto voglio ancora sperare: abbiamo bisogno di almeno 30 dentisti per prestazioni di pedodonzia, conservativa, estrattiva, protesi, ma anche di igienisti per attività educative sui minori. Mi auguro che il mio appello trovi un riscontro tra i colleghi che possono consultare i due siti:
https://www.odontoiatriainrete.it/
https://www.cooperazioneodontoiatrica.eu/

Buon Natale a tutti!