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09 ottobre 2018

All’Assemblea Generale delle Nazioni Unite focus sulla salute orale

L’industria degli eventi e della Live Communication lancia un grido di allarme: servono aiuti concreti alle aziende e un piano di ripartenza
Milano, 27 aprile 2020: senza eventi, concerti, convention, congressi, fiere, il nostro Paese perde visibilità nel mondo, fatturato interno e mette a rischio una industry che raccoglie circa 570mila lavoratori.
Un grido d’allarme che arriva non solo dalle voci note di Tiziano Ferro, Vasco Rossi e Laura Pausini, ma soprattutto da agenzie, associazioni e imprese del mondo degli eventi, dei congressi e della Live Communication, che si sono riuniti sotto l’hashtag #ItaliaLive, un progetto che vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni una grave crisi economica e sociale che sta attraversando il settore.

By Dental Tribune International



New York. Nell’ambito della 73a Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) svoltasi a New York, una giornata è stata dedicata alla disamina globale dei progressi compiuti nella prevenzione e nel controllo delle malattie non trasmissibili (MNT).

L’incontro ad alto livello, svoltosi il 27 settembre, ha visto la partecipazione di oltre 40 leader mondiali che hanno cercato di raggiungere l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile 3.4: ossia ridurre la precoce mortalità dovuta alle MNT di oltre un terzo entro il 2030.

All’Assemblea generale, l’Accademia Internazionale di Odontoiatria (ADI) ha chiesto ai governi di riconoscere che le malattie orali sono alcune delle MNT più diffuse sul pianeta. Stando all’ADI, 3,5 miliardi di persone soffrono di malattie orali non trattate, i cui costi indiretti, come il tempo rubato alla scuola e al lavoro, ammontano a oltre 140 miliardi di dollari all’anno, ponendo i costi indiretti delle malattie orali tra le prime 10 cause di morte a livello globale.

In un’intervista rilasciata alla Dental Tribune International, il Vice Presidente dell’ADI per gli Affari Internazionali, David C. Alexander ha detto: «L’ADI prende molto seriamente lo scambio di informazioni esistente con l’ONU avendo la possibilità di affrontare le malattie orali e i loro principali fattori di rischio nel contesto non solo della salute, il che è ovvio, ma anche in quello dello sviluppo umano».

Poiché l’ADI è l’unico gruppo di difesa diretta della salute orale in collegamento speciale con il Consiglio economico e sociale dell’ONU, sarà presente in molti eventi in programma. L’ADI si è attivata sollecitando gli Stati membri a riconoscere la malattia orale come un’importante ostacolo per la società di carattere sociale, economico e di sviluppo, nonché un indicatore dei rischi di altre MNT, ampiamente evitabile attraverso forti iniziative di prevenzione.

«Il team dell’ADI comprende due professionisti del settore odontoiatrico e, cosa più importante, un medico con vasta esperienza nella difesa della salute, grazie al lavoro sul campo effettuato in Africa. Abbiamo avuto una settimana intensa con due o tre eventi al giorno confluiti nell’evento principale, il Meeting ad alto livello. Speriamo di poter costruire nei prossimi anni un’alleanza veramente globale sulla salute della bocca – dice Alexander – facendo tesoro di quanto altri gruppi operanti in malattie collegate hanno finora realizzato, dimostrando di saperle affrontare con efficacia».



Articolo pubblicato su Dental Tribune Italian Edition