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15 settembre 2017

Gestire lo Studio e la Professione: questo il problema. Intervista sul I° Congresso di Management

L’industria degli eventi e della Live Communication lancia un grido di allarme: servono aiuti concreti alle aziende e un piano di ripartenza
Milano, 27 aprile 2020: senza eventi, concerti, convention, congressi, fiere, il nostro Paese perde visibilità nel mondo, fatturato interno e mette a rischio una industry che raccoglie circa 570mila lavoratori.
Un grido d’allarme che arriva non solo dalle voci note di Tiziano Ferro, Vasco Rossi e Laura Pausini, ma soprattutto da agenzie, associazioni e imprese del mondo degli eventi, dei congressi e della Live Communication, che si sono riuniti sotto l’hashtag #ItaliaLive, un progetto che vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni una grave crisi economica e sociale che sta attraversando il settore.

by m.boc

 

Il 22/23 settembre al Centro Congressi di Marina di Carrara Fiere si apre il primo congresso sul “Management dello studio e della professione odontoiatrica” in tre grandi filoni: comunicazione, marketing e gestione amministrativa. Evento allettante in tempi di crisi e di perdurante “sindrome della poltrona vuota”, perché un’iniziativa che voglia trasformare lo studio “in un’impresa di successo” non può che suscitare interesse, considerate anche le autorevoli personalità del dentale che vi prendono parte.

Organizzatrice è la Tueor Servizi di Torino, Agenzia di marketing e comunicazione, specializzata in formazione fad e congressuale, oltre ad essere editrice di libri e Agenzia editoriale della Dental Tribune international. All’AD della Tueor Servizi, Patrizia Gatto, abbiamo pertanto richiesto qualche “chiarimento” su questo Congresso ormai imminente.

Storicamente a chi e a quando si può far risalire l’idea?
I temi della comunicazione e della gestione dello studio odontoiatrico vennero inseriti dalle prime edizioni italiane Dental Tribune dal 2005. Dal 2008 la Tueor Servizi School prevede corsi sulla gestione dei conflitti, dei preventivi, sulla customer satisfation, il controllo gestione e quello della segreteria, quando ancora pochissimi erano i consulenti specializzati su tali temi. Nel 2009 creò il primo format all’interno di un congresso di cosmetica dentale con un corso curato da una psicologa dell’organizzazione, Patrizia Cascarano, da un sociologo-consulente di Marketing e Comunicazione, Franco Tosco, un odontoiatra specializzato in comunicazione medico-paziente, Roly Kormblit e un giornalista di medicina. Di qui l’idea di un futuro evento su questi temi. Nel 2010 Tueor Servizi pubblicò “Fare il dentista è una impresa”, tutt’oggi un best seller, poi i Quaderni odontoiatrici per la gestione dello studio e corsi ECM di gestione e di comunicazione. La trasformazione dello studio, lo sviluppo tecnologico, le nuove cliniche ed internet fecero entrare l’argomento a latere in molti congressi, corsi di nuovi consulenti cominciarono a proliferare. Ma mai prima d’ora era stato realizzato un congresso indipendente. Partendo dal “gruppo” del 2009, la Tueor Servizi ha realizzato quindi questo ampio contenitore aperto a temi e relatori di diverse scuole di pensiero.

A prima vista sembra che l’evento sia indirizzato esclusivamente ai titolari dello studio, perché ad essi spetta, in primis, trasformarlo in un impresa di successo. In realtà…
Sintetizzo citando “Fare il dentista è un’impresa” scritto nel 2010 con la mia prefazione da vari professionisti coordinati dal compianto Franco Tosco: “Questo argomento è destinato a diventare sempre più importante ma al professionista del settore necessita una maggior conoscenza dell’attività per poterla gestire”. Tutti quei temi e molti altri vengono trattati nel congresso da relatori scelti tra i migliori e da medici precursori di successo in queste conoscenze. Rivolto ai titolari di studio, si è pensato a percorsi comuni e altri specifici per le diverse figure del team,quali gli igienisti, la segreteria, gli assistenti alla poltrona oltre al responsabile amministrativo, della comunicazione e al grafico.

L’avvio di un evento del genere sta a dimostrare che è aumentata la consapevolezza della “trivalenza” della figura del dentista (medico, abile tecnico, imprenditore). In passato quando un dentista si sentiva dare dell’”imprenditore” magari si offendeva pure. Oggi non è più così?
Una consapevolezza patrimonio tuttavia ancora di pochi, in particolare negli studi monoprofessionali che avrebbero più bisogno di conoscenze che consentano di ridefinire il proprio ambito professionale. Pur se molto ricco, il congresso non esaurisce tutti i temi (trattati, spero, in prossime edizioni) ma intende comunque far acquisire ai partecipanti una conoscenza degli aspetti base per organizzare una struttura privata odontoiatrica in linea con i tempi. Farà comunque capire di cosa si ha realmente bisogno e orientare idee per il futuro. Il medico deve fare il medico, come peraltro desiderano i suoi pazienti. Ma per dedicarsi con più serenità alla professione, potrà scegliere di quali risorse e strumenti dotarsi. All’interno del congresso una grande novità: non una esposizione di sponsor, ma una “mini-fiera”, indipendente, della consulenza. Con appuntamenti individuali o a piccoli gruppi si potrà scegliere a chi rivolgersi nella materia più adatta al proprio studio, agli obiettivi futuri e al proprio portafoglio, senza ricorrere al primo sconosciuto della porta accanto.

Dall’articolazione del Congresso, emerge anche prepotentemente l’idea dell’importanza e del rilancio e del team odontoiatrico, senza il quale non si può pensare al successo. Si parla spesso a questo proposito di piramide, sulla cui punta c’è un professionista. Ma non bisogna dimenticare che la punta è sorretta dal basso dove la piramide si allarga assumendo spessore ed importanza. Concorda?
Certo e soprattutto concordano i congressisti che si stanno iscrivendo: molti studi partecipano con tutto o parte del team, senza considerare alcuni team che si iscrivono autonomamente! Capiscono che “chiudere” i battenti un giorno o due può esser utile per riaprirli la settimana successiva al meglio, con maggior successo e motivazione. Al di là delle aspettative questo è diventato prima di tutto un Congresso dello Studio Odontoiatrico. Aspettiamo con gioia i nostri ospiti, nella fiducia di poter dare a questa prima squadra di partecipanti, qualcosa di unico a un prezzo, tra l’altro, da “start up”.



Articolo pubblicato su Dental Tribune Italian Edition